I prodotti DOP e IGP, un valore aggiunto nella filiera agroalimentare da indicare
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Riferimenti bibliografici

Additivi e aromi, dove si trovano in etichetta?

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    L’Italia con il patrimonio enogastronomico presente in ogni sua regione è uno scrigno di biodiversità, un vero tesoro che costituisce una sorta di archivio della memoria! La storia dei luoghi è raccontata spesso da tradizioni non scritte, tramandate di padre in figlio e spesso tradotte in cucina con i sapori che le ricordano (1). Una tradizione enorme che tutte le regioni contribuiscono a mantenere e a valorizzare e che rende l’Italia una delle nazioni europee che presenta più marchi di qualità. I prodotti tipici rappresentano la parte più attraente del nostro sistema agroalimentare; attraverso di essi si proteggono particolari produzioni e, allo stesso tempo, si promuove il territorio

    Al concetto di prodotto tipico che di per sé consideriamo sinonimo di qualità, associamo tre attributi: territorialità, gusto e tradizione. Credo che non esista promozione migliore di un territorio se non attraverso i suoi prodotti di qualità. Una tradizione che rafforza sempre di più il legame con la storia e con il passato. La storia che diventa proiezione del futuro

    L’Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Ben 855 prodotti che contribuiscono a rendere l’Italia un Paese unico al mondo.

    326 prodotti DOP, IGP, STG
    529 vini DOCG, DOC, IGT (DOCG, Denominazione di Origine Controllata e Garantita; DOC- Denominazione di origine controllata; IGT - Identificazione geografica Tipica)

    La DOP, denominazione di origine protetta, identifica un prodotto originario di un luogo, regione o, in casi eccezionali, di un determinato paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico ed ai suoi intrinseci fattori naturali e umani e le cui fasi si svolgono tutte nella zona geografica delimitata.

    La IGP, indicazione geografica protetta, identifica un prodotto originario di un determinato luogo, regione o paese alla cui origine geografica sono essenzialmente attribuibili una data qualità, la reputazione o altre caratteristiche e la cui produzione si svolge per almeno una delle sue fasi nella zona geografica delimitata.

    La STG, specialità tradizionale garantita, identifica prodotti tutelati per salvaguardare metodi di produzione e ricette tradizionali, per favorirne la commercializzazione e per comunicare ai consumatori le proprietà che conferiscono alle loro ricette valore aggiunto. Al fine di distinguere i prodotti comparabili o i prodotti che condividono un nome identico o analogo, la specialità può essere accompagnata dall’affermazione «fatto secondo la tradizione di» immediatamente seguito dal nome di un paese o di una sua regione (es. pizza napoletana).

    L’Unione Europea nel 1992 ha introdotto un sistema di tutela dei prodotti tipici che rappresenta un tassello importante per lo sviluppo e la promozione delle aree rurali e la salvaguardia dell' ambiente e del paesaggio; attraverso tali norme ha ritenuto di precisare che la promozione di prodotti di qualità aventi determinate caratteristiche può rappresentare una carta vincente per il mondo rurale, considerando che i consumatori tendono a privilegiare, nella loro alimentazione, la qualità anziché la quantità.

    L’ultimo regolamento emanato in proposito, il Regolamento (UE) 2024/1143 (2) relativo alle indicazioni geografiche dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli, nonché alle specialità tradizionali garantite e alle indicazioni facoltative di qualità per i prodotti agricoli, ancora di più perfeziona e codifica il legame intrinseco tra le caratteristiche del prodotto e la loro origine territoriale.

    I prodotti alimentari che richiedono il marchio di protezione europeo devono rispettare un disciplinare di produzione che oltre al nome da proteggere descriva il prodotto, comprese le materie prime con le principali caratteristiche fisiche, chimiche, microbiologiche ed organolettiche e ne certifichi il legame con il territorio.

    Questi prodotti, oltre a riportare in etichetta le informazioni previste dal Regolamento 1169/2011 (3), indispensabili per potere commercializzare il prodotto alimentare, devono evidenziare il marchio di qualità e i simboli dell'Unione Europea, che devono comparire nello stesso campo visivo in modo da rendere subito evidente al consumatore la tipicità del prodotto che acquista. Inoltre, deve comparire l’indicazione dell’ente di certificazione, scelto da un elenco del MASAF, che certifichi la qualità e soprattutto il rispetto del disciplinare di produzione.

    KEYWORDS

    Patrimonio enogastronomico

    DOP

    IGP

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