Editoriale
LAURA BUSATA
Cosmetics R&D Manager, Unifarco S.p.A


MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO
di BEAUTY HORIZONS ITALIA

Bio...
Laura Busata
Formulatrice Cosmetologa, Cosmetics R&D Manager di Unifarco, gestisco la formulazione e lo sviluppo dei prodotti cosmetici Farmacisti Preparatori, Unifarco Biomedical e Dolomia Skin Care.
Sono laureata in Farmacia e specializzata in cosmetologia presso il Master di II livello in Scienza e Tecnologia Cosmetiche dell’Università di Ferrara.
Sono anche membro della Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche e della Società Francese di Cosmetologia.
Dal 2014 presto la mia attività di docente a contratto nel Corso di Tecnologia Cosmetica II del Master di II livello in Scienza e Tecnologia Cosmetiche presso l’Università degli Studi di Ferrara.
La farmacia in ri(e)voluzione
KEYWORDS
Cosmetici in farmacia
Longevità cellulare
Well-aging
Approccio olistico
Riferimenti bibliografici
López-Otín C, Blasco MA, Partridge L, Serrano M, Kroemer G. The hallmarks of aging. Cell. 2013 Jun 6;153(6):1194-217 The Hallmarks of Aging: Cell
Khmaladze, I., Leonardi, M., Fabre, S., Messaraa, C., & Mavon, A. (2020). The Skin Interactome: A Holistic “Genome-Microbiome-Exposome” Approach to Understand and Modulate Skin Health and Aging. Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology, 13, 1021–1040. https://doi.org/10.2147/CCID.S239367https://www.tandfonline.com/doi/full/10.2147/CCID.S239367#abstract
La farmacia ha origini antichissime. Nasce col desiderio dell’uomo di trovare nella natura un rimedio che potesse guarire o lenire i fastidi e i malesseri che il vivere quotidiano porta spesso con sé, e diventa presto un’Arte che abbraccia filosofia, scienze fisiche, botanica e, ovviamente, alchimia. Nell'Ottocento, con l'inizio della rivoluzione industriale, le antiche spezierie iniziano a trasformarsi in vere e proprie farmacie: nascono nei retrobottega i primi laboratori di produzione dei farmaci che negli anni saranno capaci di crescere ed evolversi fino a diventare le prime industrie farmaceutiche. Seppur così antiche, le farmacie tramandano principi curativi che ancora oggi aiutano le persone a preservare la propria salute e bellezza. Da sempre, infatti, il mondo della farmacia unisce i concetti di tradizione ed innovazione.
Arrivando ad oggi, la farmacia sta attraversando un nuovo periodo di rivoluzione ed evoluzione. Il farmacista, da esperto di farmaco e cura, ha evoluto la propria posizione diventando esperto e promotore della salute.
L’ecosistema dei prodotti cosmetici è oggi considerato un elemento centrale nel concetto di salute cutanea. Questo ecosistema non si limita più a rispondere a esigenze estetiche immediate, ma si integra in modo profondo con i concetti di salute a lungo termine e di prevenzione. Con l’emergere di concetti innovativi come l’esposoma e gli hallmarks dell’invecchiamento (1), ogni singolo prodotto cosmetico assume una funzione precisa, indirizzata a proteggere, mantenere e promuovere l’integrità della pelle durante il processo di invecchiamento.
Il termine esposoma si riferisce a tutte le esposizioni ambientali e comportamentali che influenzano il nostro corpo durante la vita, includendo fattori come l’inquinamento atmosferico, i raggi UV, lo stress e le abitudini alimentari. Questi fattori hanno un impatto diretto e spesso dannoso sulla pelle, contribuendo all’accelerazione dell’invecchiamento cutaneo. A fronte di questo, i prodotti cosmetici moderni devono agire non solo come protezione esterna, ma anche come strumenti di prevenzione globale, supportando la pelle nel contrastare i danni derivanti dall’esposoma.
Le nuove tendenze cosmetiche si ispirano poi ai concetti di longevità cellulare, come nel caso del well-aging e dell’health-span beauty, che mirano a migliorare la qualità della vita e della pelle durante il processo di invecchiamento. La differenza principale rispetto ai tradizionali trattamenti anti-aging è che queste tendenze si concentrano non solo sul miglioramento dell’aspetto esteriore della pelle, ma anche sulla promozione di un invecchiamento sano.
Il concetto di esposoma si è messo in correlazione con altri grandi pilastri della biologia moderna, come il microbioma e il genoma. Questa visione integrata prende il nome di “skin interactome” (2) e rappresenta un nuovo paradigma per comprendere la salute e l’invecchiamento cutaneo in maniera più profonda e personalizzata.
In questo scenario di profonda evoluzione del concetto di bellezza e salute della pelle, la farmacia si configura come un luogo privilegiato per promuovere queste nuove tendenze. Essa rappresenta uno spazio unico in cui prodotti di bellezza, salute e benessere convivono, offrendo al consumatore non solo accesso a cosmetici di alta qualità, ma anche a consulenze professionali altamente qualificate.
Il farmacista, grazie alla sua formazione scientifica e alla vicinanza quotidiana con il pubblico, ha oggi un’opportunità concreta: diventare un promotore attivo di un approccio olistico e preventivo all’invecchiamento cutaneo. Un approccio che non si limita alla correzione dei segni del tempo, ma che punta a nutrire, proteggere e riequilibrare la pelle, in sinergia con l’intero organismo e con lo stile di vita dell’individuo.
Questa nuova visione richiede però un aggiornamento costante, una maggiore conoscenza degli attivi funzionali, delle innovazioni tecnologiche, del ruolo del microbioma cutaneo, e della crescente interconnessione tra pelle, alimentazione, stress, ambiente ed epigenetica. Il farmacista del futuro – e già di oggi – deve quindi sapersi muovere con competenza tra scienza e cosmesi, affiancando il cliente non solo come venditore, ma come consulente della salute globale della pelle.
Infine, è fondamentale un cambiamento nell’atteggiamento del farmacista, che non può più limitarsi al ruolo di semplice dispensatore di prodotti e consigli generici. Deve diventare un professionista attivo e consapevole, capace di prendersi cura del paziente in modo completo, attraverso protocolli personalizzati e di precisione. Questo significa intervenire con trattamenti cosmetici mirati, integrazioni su misura, ma anche offrire un supporto concreto sugli stili di vita e sull’alimentazione. Solo così il farmacista potrà davvero assumere un ruolo centrale nella salute e nel benessere della persona, considerandola nella sua globalità.