Strategie cosmetiche ai tempi del Covid-19 

Il 2020 è stato un anno davvero particolare al punto tale che sarà sicuramente ricordato nei libri di storia, un anno di grandi sofferenze e cambiamenti. Lo scoppio della pandemia da Corona virus ha spiazzato tutti, il mondo si è fermato, impreparato di fronte a un attacco di tale portata. Siamo rimasti tutti disorientati e, nostro malgrado, siamo praticamente scesi in guerra per combattere contro un nemico subdolo perché intangibile.


Un anno è passato e molte cose sono cambiate: i nostri ritmi e stili di vita si sono modificati e le nostre abitudini sono state resettate per aderire a nuovi standard e a una nuova quotidianità.

Durante il lungo periodo di chiusura forzata nel quale siamo rimasti asserragliati in casa, abbiamo avuto il tempo necessario per soffermarci di più sulle necessità cosmetiche della nostra pelle. Lo specchio è diventato un nostro alleato, un complice che ci ha aiutato a guardarci con ancora più attenzione di quanto non avessimo mai fatto. Ecco quindi affiorare con maggiore evidenza le piccoli/grandi trasformazioni: rughe di espressione, colorito spento, borse ed occhiaie, sopracciglia incolte. A questo si sono andate a sommare le conseguenze dovute all’utilizzo della mascherina (la new entry tra gli accessori del nostro guardaroba): pelle secca, irritazioni, recrudescenze acneiche (definite con il termine di maskne, cioè l’acne da mascherina) che hanno colpito trasversalmente tutte le età in maniera più o meno severa.


Ecco quindi che abbiamo fatto di necessità virtù, il make up non è stato sconfitto dalla mascherina, ha solamente focalizzato i suoi obiettivi: occhi e sopracciglia. Lo sguardo è diventato il protagonista assoluto del trucco (un trend che già si era imposto negli anni precedenti, ma che ora si è fortemente consolidato) : mascara sempre più performanti formulati con filmogeni e polimeri per dare lunghezza e soprattutto volume alle ciglia, ombretti leggeri e impalpabili ma dalla straordinaria tenuta grazie all’utilizzo di pigmenti trattati, matite dalla texture morbida, fondente e super scrivente contenenti cere plastiche e oli evanescenti, gel disciplinanti a base di resine plastiche per sopracciglia ben pettinate e ordinate.


Il trucco del viso invece ha dovuto assecondare, come già detto, l’insorgenza dell’acne da mascherina: le ragazzine hanno notato un peggioramento, chi non ne soffriva ha osservato l’insorgenza di eruzioni, chi aveva già superato l’età adolescenziale si è ritrovata il viso danneggiato. Per non parlare del pallore dovuto ai lunghi giorni trascorsi in casa. Come conciliare tutto ciò, cioè ritrovare un colorito sano nel rispetto della pelle già sottoposta a sterss? Le ultime formulazioni di fondotinta rispondono a questa esigenza prendendosi cura della pelle come un prodotto di skin care: la consistenza è leggera ma coprente, i pigmenti sono trattati con aminoacidi per essere più affini alla pelle, gli oli sono selezionati tra quelli più leggeri e volatili per poter garantire lunga tenuta ed effetto no transfer senza però dare sensazione di secchezza, gli attivi sono mirati per idratare, lenire, levigare la cute proteggendola dagli arrossamenti.


E le labbra? Grandi dimenticate si potevano concedere solamente burri lenitivi o prodotti colorati no transfer a causa della mascherina. In effetti anch’esse hanno sofferto il fatto di rimanere intrappolate sotto una copertura non traspirante. Ma se da un lato i rossetti a lunga tenuta erano gli unici che le donne si potevano concedere senza incorrere in sbavature, dall’altro la loro formulazione andava a peggiorare lo stato delle labbra rendendole ancora più secche e screpolate. L’utilizzo però di balsami emollienti ricchi di derivati vegetali da cocco, da karitè, o da noci della foresta tropicale, e di oli lenitivi e restitutivi, hanno aiutato in maniera considerevole a mantenerne il giusto tasso di idratazione in una zona così delicata.

Le previsioni per il futuro indicano che già a breve ci sarà un’inversione di tendenza, anzi potremmo dire che già si notano i primi cambiamenti: è ormai assodato che un velo di trucco sulle labbra migliora l’umore e l’autostima e molte donne indossano il rossetto anche se non devono uscire di casa. Inoltre in questo modo sono sempre pronte e in ordine per partecipare a video conferenze che stanno diventando uno dei nuovi strumenti di lavoro più utilizzati.


Quale trasformazione ci si aspetta dal make up a conclusione di questa pandemia? I primi segnali sono già nell’aria: i nostri gesti di bellezza saranno più consapevoli ed etici con forte impulso a ingredient list “green” e “clean”. Ci si truccherà non tanto per sorprendere, ma lo si farà soprattutto per stare bene con noi stessi, scegliendo prodotti che non solo rispettino l’equilibrio della nostra pelle ma anche l’eco-sistema del pianeta.