Il nuovo maquillage si avvale di formule sempre più trattanti e di texture ad alta tecnologia: le performance cosmetiche e tecniche sono sorprendenti. 


Il trucco deve avere anche la funzione skincare: questo, in poche parole, è il significato del nuovo concetto ‘skinification’, vero diktat nella cosmetica di ultima generazione e che si declina in diversi modi. Vediamoli insieme. 


La base 

Lo sappiamo bene: applicare il fondotinta è un passo indispensabile per ottenere un maquillage perfetto. I difetti sono minimizzati, le piccole rughe si sfumano, la carnagione è più luminosa. Contemporaneamente, la pelle è protetta dalle aggressioni ambientali, in virtù dei filtri UV, degli antiossidanti, delle vitamine sempre più spesso presenti nelle formule: è infatti innegabile che il fondotinta abbia assunto anche un ruolo di trattamento complementare alla routine di skincare quotidiana. 


Su misura per ogni tipo di pelle 

Buone notizie anche per chi ama avere un beautycase pieno di formule ‘made to measure’: come in un menu à la carte, ogni viso e ogni esigenza “di pelle” (nel vero senso della parola) trova senz’altro la sua formula specifica, che meglio si adatta come un abito sartoriale. Chi ha la pelle mista o tendente al lucido dovrà scegliere una formula seboassorbente, opacizzante, oil free. Viceversa, chi è sensibile o un po’ arida opterà per texture cremose, confortevoli, delicate, con attivi idratanti.  


Anche le pelli mature hanno il loro fondotinta, che non soltanto non rende ancora più evidenti i segni del tempo che passa, ma che è un trattamento antiage in incognito. Certo, perché contiene gli stessi attivi delle creme. Qualche esempio? Il più gettonato e trasversale è l’acido ialuronico, ma ci sono anche gli attivi antiossidanti; probabilmente, mentre stiamo scrivendo questo testo verrà individuato un altro ingrediente per minimizzare un problema cutaneo, giusto per darvi l’idea di quanto ampia sia la scelta di attivi in campo cosmetologico. 


Scegliere il correttore 

Il correttore, o concealer, è un altro trucco molto utile. Serve a nascondere i problemi, piccoli e grandi, ma non solo: sempre più spesso svolge un’azione skincare che può essere antimacchia, oppure purificante, oppure antietà. Il vero dilemma sul correttore è sempre lo stesso: si mette prima o dopo il fondotinta? 


Ecco la risposta: si mette prima se il problema da nascondere è esteso o molto evidente; si mette dopo se il fondotinta non è riuscito a coprire il difetto al 100% e allora si interviene col correttore. Alcuni esempi: il correttore va messo prima del fondotinta se ci sono couperose, macchie evidenti, cicatrici, occhiaie molto scure. Se ci sono piccoli inestetismi che si vedono ancora dopo avere applicato il fondotinta, procedere col correttore.  Se si è in dubbio, va messo prima, sfumandolo delicatamente col polpastrello o con il pennellino, poi attendere qualche secondo prima di applicare il fondotinta. 


Il correttore si sceglie con gli stessi criteri del fondotinta. Per la consistenza, sappiate che quello in stick, in genere, copre più di quello fluido o in crema. Per il colore, è consigliabile scegliere la nuance che più si avvicina alla nostra pelle. Per verificarne il livello di coprenza, si prova invece sopra alle vene del polso.  


Il primer, questo sconosciuto 

Si è fatto strada negli ultimi anni e molte ancora non lo usano. Eppure è di importanza basilare, nel vero senso della parola: stiamo parlando del primer, ovvero la base pre-trucco. Ne esistono di molti tipi, ognuna con un effetto leggermente diverso, ma il denominatore comune è rendere la pelle ancora più uniforme, sia al tatto sia alla vista, in modo da facilitare l’applicazione del fondotinta (e magari permettere di usarne meno). 


Molte basi fanno scivolare meglio il fondotinta, rendono la pelle più setosa e minimizzano pori e rughette. Il brutto è che se ne trovano tante con una forte componente siliconica, il che non è positivo perché il silicone è molto occlusivo per la pelle, cioè non la fa respirare. Usate pure queste basi, anche quotidianamente, facendovi consigliare la formula più adatta per la vostra pelle. 


Il primer, in ogni caso, si usa su tutto il viso, in piccola quantità, e spesso rende la carnagione già sufficientemente uniforme da non rendere quasi necessario alcun trucco ulteriore. 


Labbra, colore e cura 

Per quanto riguarda rossetti e gloss, quelli più innovativi offrono il vantaggio di poter abbinare al trucco un trattamento ad hoc, poiché sono arricchiti con agenti idratanti, protettivi e nutrienti (come ad esempio burro di karité, aloe, olio di germe di grano, vitamina A e olio di jojoba, oltre all’immancabile acido ialuronico), per prendersi cura della bellezza delle labbra a 360 gradi: la vitamina E e i filtri solari impediscono che le radiazioni solari e gli agenti climatici esterni attacchino questa delicata zona, esercitando in questo modo un’azione che contribuisce a scongiurarne il precoce invecchiamento con un’azione emolliente indispensabile per avere labbra sempre morbide e levigate e, perché no, sensuali. 

    Skinification: non solo make-up