MASK-PROOF:

IL NUOVO PARADIGMA DEL MAKE-UP

MAKE-UP

La malattia da COVID-19, diffusa a partire da dicembre 2019 , in tutto il mondo, ha reso necessario l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI), soprattutto mascherine per il viso, a causa dell'elevato tasso di trasmissione del COVID-19 e propensione all'infezione per via aerea.

Indossare mascherine risulta fondamentale per prevenire la trasmissione di malattie infettive, ma tale condizione ha reso estremamente difficoltosa la possibilità di indossare prodotti di makeup.

La società di ricerche di mercato giapponese Intage ha classificato i prodotti che hanno registrato vendite scarse nel 2020. Tra questi, i rossetti, e prodotti per le labbra in genere, sono in cima alla lista a causa dell'uso diffuso di mascherine. Il calo registrato si attesta pari a oltre la metà (44%) rispetto all'anno precedente.

Insieme al rossetto, altri quattro cosmetici sono tra i primi dieci prodotti con vendite ridotte, rispetto al 2020 : blush, fondotinta, base per il makeup e fondotinta in polvere bianca; con la ridotta opportunità di uscire da quando lo stato di emergenza è stato dichiarato nell'aprile 2020 e la diffussione dello smart working, il trucco ha assunto una minore priorità nella vita delle persone.

Fondotinta disomogeneo, rossetto e blush sbavato, mascherine macchiate e disordinate rappresentano i più comuni disagi che le persone affrontano quando indossano tali dispositivi di protezione.

Le aziende produttrici hanno cercato di compensare questo disagio sviluppando nuovi prodotti No Transfer, dove per No Transfer si intende la capacità di un prodotto cosmetico di resistere completamente al “trasferimento” da una superficie all'altra, e quindi di rimanere adeso sull’area di applicazione originaria senza “trasferirsi” sulla superficie con cui esso entra in contatto.

Tale claim, già gettonato in epoca passata, è stato reso più rilevante che mai dalla pandemia da COVID-19, rendendo necessaria la formulazione di cosmetici che siano in grado di soddisfare tale performance, oggi meglio nota come “a prova di mascherina”, o meglio Mask-proof.

    COME LA PANDEMIA DA COVID-19 HA CAMBIATO LE ABITUDINI DEL BEAUTY

    I consumatori cercano aziende delle quali fidarsi per acquistare prodotti in totale sicurezza e in grado di mantenere le promesse di performance dei prodotti attraverso il sostegno dei claim mediante i test di efficacia. Tale situazione risulta ulteriormente importante poiché sul web appare sempre più diffusa l’attuazione di test home made che non forniscono risultati scientifici attendibili, dalle modalità di attuazione quasi sempre contestabili e non comprovate, e che risultano fuorvianti per la scelta del consumatore.

    Alla luce di questi fattori, risulta necessario sottoporre i prodotti cosmetici a protocolli di studio affidabili, riproducibili, dalle reali evidenze scientifiche, conformi alle linee guida europee (Colipa Efficacy Guidelines), conducibili solo da personale tecnico addestrato e qualifcato, e con strumentazioni scientifiche avanzate.

    Tali strumenti consentono la quantificazione di parametri di interesse, nella fattispecie entità del colore applicato, e la comparazione di immagini ad elevata risoluzione con condizioni di illuminazione, e di posizionamento dei soggetti, fisse e riproducibili; necessarie per l’ottenimento di risultati chiari e indiscutibili sulle performance del prodotto. Le misurazioni in vivo vengono condotte con dispositivi preventivamente calibrati, all’interno di una stanza chiusa, mantenuta a temperatura e umidità controllate, su un panel di volontari selezionato rispettando definiti criteri di accettazione, funzionali al corretto svolgimento del test.

    DAL VANTO ALLE PROVE DI EFFICACIA 

    RITAMARIA DI LORENZO

    Università degli Studi di Napoli Federico II | Italia

    Bio...

    EDIZIONE SPONSORIZZATA DA

    Lo scopo del presente lavoro, finalizzato al rafforzamento di misure strumentali convenzionali per il No Transfer, è l’applicazione su mascherine chirurgiche per l’attribuzione del claim Mask-proof.

    A tal scopo abbiamo selezionato dei fondotinta transfer e no-transfer, e quindi effettuato un test di efficacia colorimetrico paragonandoli tra loro.

    Il prodotto cosmetico selezionato è stato sottoposto ad un transfer test, di seguito indicato come mask test poiché si sono utilizzate come superficie di contatto delle mascherine chirurgiche.

    Il test è stato condotto su 20 volontari mediante apparecchiature che consentono l’analisi comparativa delle immagini e la quantificazione degli effetti del makeup applicato, grazie alla valutazione della variazione percentuale di specifici parametri correlati al colore.

    I volontari hanno applicato il prodotto sul viso (Fig. 1), distribuendolo in maniera uniforme e lasciandolo asciugare all’aria (10 ± 2 min).


    MASK-PROOF: COME VALUTARLO    

    Figura 1. Area di applicazione del prodotto.

    Figura 2. Sistema CIE-Lab.

    Figura 3. ITA° Angolo di Tipologia Individuale.

    Eq 1. Percentuale di Rimozione.

    Eq 2. Rapporto di Rimozione Percentuale No transfer medio.

    La lettura dei parametri viene condotta per ogni volontario partecipante allo studio in tempi prestabiliti: prima dell’applicazione del prodotto per calcolare il Colore Individuale (Ci), dopo la sua applicazione e asciugatura (C0) e al termine del test Cf ;

    La determinazione dell’entità della pigmentazione dell’area trattata e del trasferimento del prodotto sulle mascherine sono espressi mediante il parametro L* e ITA° forniti dal dispositivo utilizzato.

    Dove L* nel sistema spazio colore CIELAB (Fig. 2), definito dalla Commissione internazionale per l'illuminazione (CIE) rappresenta l’asse bianco-nero, esso è inversamente proporzionale alla pigmentazione. Maggiore è il valore di L*, meno pigmentata è l’area d’analisi.

    ITA°, l'Angolo di Tipologia Individuale oggettiva il colore della pelle: più la pelle è chiara, maggiore è il suo valore (Fig. 3).

    Successivamente, il test site, nella fattispecie un’area del viso pari a 2x2 cm2, è sottoposta a mask test:

    • Si applica una mascherina chirurgica sull’area mediante tocchi ripetuti e/o prolungati, attuando una pressione costante.
    • Al termine del test vengono nuovamente registrati i parametri in esame (Cf);
    • Per corroborare i dati ottenuti, le misurazioni colorimetriche sono state condotte anche sulle mascherine prima e dopo il transfer test per determinare la quantità di prodotto depositatosi.
    • La luminosità L* ha una scala di colori da 0 (nero) a 100 (bianco). Pertanto, una diminuzione del valore L* della mascherina indica un grado di trasferimento del fondotinta su di essa. Maggiore è la diminuzione del valore L*, maggiore è la percentuale di fondotinta trasferita. Minore è la diminuzione del valore L*, minore è la percentuale di prodotto trasferita.
    • Se sulla mascherina non sono riscontrate tracce di prodotto e la differenza di colore sul test site dei volontari, cioè NT % (No Transfer Percentage) è inferiore in media percentuale al 50 % (limite di tollerabilità fissato internamente dal nostro laboratorio, in accordo con le Linee Guida Colipa e con precedenti papers), il prodotto potrà essere considerato “no transfer” e più precisamente “mask-proof”.

    Ci = valore medio individuale

    C0 = valore medio all’inizio del test

    Cf = valore medio dopo mask test

    Dove d è calcolata come:

    SD = deviazione standard

    n = numero dei soggetti sottoposti al test

    t per n = 20 -> t = 1,729


    Questi valori sono stati successivamente comparati con le valutazioni dei consumatori mediante uno studio sulla percezione del consumatore.

    Tabella 1. Valori medi per i parametri L* e ITA° ottenuti dal Mask Test sul test site dei volontari.

    Figura 4. Valori del colore (L* valori medi) individuale, dopo applicazione del prodotto e dopo test con mascherina chirurgica.

    Figura 5. Valori del colore (ITA° valori medi) individuale, dopo applicazione del prodotto e dopo test con mascherina chirurgica.

    Figura 6. Risultati del test di autovalutazione.

    Tabella 2. Valori medi per il parametro L* rilevato su mascherine chirurgiche.

    Il risultato del Rapporto di Rimozione Percentuale No Transfer Medio per un limite fiduciale del 95 % per i parametri L* e ITA° è risultato:

    RISULTATI 

    Per cui essendo i valori per entrambi i parametri < 50 %, il prodotto può essere considerato No Transfer e più precisamente Maskproof.

    Qui sopra riportiamo le immagini di alcune mascherine impiegate durante il test.

    Le immagini mostrano che il prodotto non si trasferisce completamente sulla superficie con cui entra a contatto, nella fattispecie mascherine chirurgiche.

    Inoltre, dal test di autovalutazione il 65 % dei volontari partecipanti al test ha ritenuto il prodotto No Transfer, con un grado di soddisfazione superiore a sei decimi.


    Le affermazioni di marketing per i prodotti di make-up si stanno spostando dal classico "a lunga tenuta" verso claim più legati allo stile di vita, allo stesso modo, le tendenze nel settore del beauty continueranno ad evolversi sotto l'influenza della pandemia da COVID-19.

    Lo scopo dei prodotti di make-up nelle routine di bellezza deve essere reinventato affinché la categoria si adatti.

    La creazione di questo metodo di prova non solo colma la carenza di un metodo di valutazione delle prestazioni di prodotti No Transfer, ma garantisce che le prestazioni del prodotto siano in linea con le aspettative dei consumatori.

    Ciò è possibile grazie alla precisione delle misurazioni colorimetriche, che ahimé non rappresentano un cambiamento significativo per l'occhio del consumatore, come mostra il cut-off stabilito dal sondaggio.

    Va sottolineato che il contatto con la mascherina viene eseguito con una pressione di trasferimento non del tutto standardizzata, poiché lo studio è stato progettato per imitare l'uso regolare/proprio del consumatore.

    Un punto di forza del nostro metodo attuale è che consente ai formulatori di modificare e regolare le formule in base alle prestazioni misurate senza la necessità di ripetere gli studi, il ché risulta fondamentale, poiché, la possibilità di segnalare le prestazioni insufficienti nella fase di sviluppo, utilizzando questo metodo, consentirebbe ai formulatori di regolare ulteriormente i prototipi con livelli adeguati di oli volatili e formatori di film per migliorare le capacità di resistenza all'usura e al trasferimento di essi, con un notevole risparmio in termini di tempi, risorse e costi.

    Il metodo di prova descritto apre la strada allo sviluppo di prodotti con vantaggi potenziali orientati al consumatore che risultano particolarmente rilevanti oggi, come gli effetti a prova di mascherina.

    CONCLUSIONE