Filippo Ongaro
Founder & CEO
Metodo Ongaro Switzerland SA
Svizzera
Filippo Ongaro, medico di astronauti, primo italiano a certificarsi in medicina funzionale e antiaging negli USA, fondatore e direttore del primo centro di medicina antiaging in Italia, creatore del Metodo Ongaro®, innovativa linea di nutraceutici, comunicatore, figura accademica, scrittore, di bestseller, ospite di innumerevoli trasmissioni radio e televisive, grande seguito dai social in tutto il mondo, impegnato nel sociale, è certamente una figura unica nel suo genere per la sua poliedricità e impegno legati da un filo rosso: la passione per il proprio lavoro vissuto come una vocazione in cui dare tutto sè stesso.
Silvana Maini lo ha intervistato per NUTRA HORIZONS.
Il metodo proposto dal dottor Ongaro è innovativo e coniuga e coadiuva epigenetica, neuroscienze, psicologia e psico-fisiologia per modellare le abitudini e lo stile di vita dei pazienti. Come si arriva a questa consapevolezza? Quali eventi o esperienze hanno portato il dott Ongaro a proporre proprio questo metodo?
Nasce da una semplice constatazione: la maggior parte delle persone sa bene cosa dovrebbe fare per il proprio benessere ma non riesce a farlo. Dopo anni di lavoro clinico in diversi contesti ho maturato la consapevolezza che mancava un sistema che aiutasse le persone a cambiare abitudini e a riprendere il controllo della propria vita. E cosi l'ho creato. Non ho inventato nulla però, ho solo messo assieme conoscenze scientifiche esistenti e ho provato a renderle pratiche.
Dopo diversi anni dall’introduzione del Metodo Ongaro®, ritiene che possa essere il metodo ideale per tutti, in materia di medicina preventiva? Si può definire il metodo del futuro?
Il nostro metodo non è un percorso clinico ma un sostegno comportamentale al miglioramento dello stile di vita. Avendo lavorato come medico sono molto attento a non creare confusione nella testa delle persone tra ciò che è medicina e clinica e ciò che non lo è. Io ho praticato per anni la medicina preventiva e antiaging e credo molto in quel modello. Detto questo sono convinto che la sfida del futuro sia proprio a livello dello stile di vita. Non ha alcun senso vivere male e finire con l'ammalarsi per poi sperare in una cura. La maggior parte delle malattie cronico-degenerative è legata allo stile di vita errato che troppi vivono.
Cosa ne pensa delle diete di nuova generazione che promettono grandi risultati in poco tempo? Le diete più in voga sul web risultano: Dieta DASH, Cronodieta e dieta mima digiuno, La Dieta Paleolitica, Dissociata, Dieta Zona, Dieta chetogenica, Dieta Atkins, Dieta Plank.
Non ci penso... battute a parte sono decadi che si susseguono diete di ogni genere. Alla fine poi tutte spariscono o si riducono ad un piccolo gruppo di fanatici. Io credo che le diete non siano proprio la soluzione. Occorre sviluppare un approccio che porti a mangiare in modo corretto sempre, non a periodi. Le cose da fare sul piano scientifiche sono poche ma chiare: mangiare un po' meno, evitare zuccheri raffinati, scegliere cereali integrali, mangiare piu verdure, selezionare bene le proteine prediligendo pesce, legumi e carni magre, usare grassi sani come l'olio extravergine d'oliva. Tutto il resto sono chiacchiere.
Si può definire che il suo metodo abbia un approccio olistico?
Preferisco il termine "integrato" ma olistico va altrettanto bene. Si cerca di lavorare su tutte le sfere fondamentali della nostra vita: la salute, le relazioni e la realizzazione personale.
In un suo video condanna l’utilizzo improprio e ossessivo delle nuove tecnologie e lo definisce tra i 5 comportamenti tossici da eliminare dalle proprie abitudini per vivere meglio. Questo comportamento, considerando i tempi che corrono, quanto influisce veramente sulla salute di un individuo? Quali sono gli altri comportamenti tossici che fanno seguito all’avanzamento tecnologico?
Dobbiamo usare le tecnologie per vivere meglio ma non dipendere da esse. Distrazioni, pigrizia, sedentarietà e vera e propria dipendenza da internet, social e telefonino sono grossi freni a vivere una vita straordinaria.
Evitare cattive abitudini, alimentarsi adeguatamente e fare esercizio non basta, bisogna anche avere un atteggiamento propositivo. “L’adattamento è la chiave per vivere bene”, ma quindi vale il detto “chi si accontenta gode"?
Adattamento non vuol dire rassegnazione pero'. Essere grati per cio' che si ha non significa necessariamente accontentarsi. Tendiamo a pensare alla vita o ad una serie di sfide per ottenere di piu...o ad una staticità fatta di tanti "va bene cosi"...io vedo la vita come un percorso di crescita in cui la chiave è essere grati per ogni passo che compiamo.
Non può mancare una domanda sulla “esperienza con gli astronauti"...
Un'esperienza bellissima e di grande apprendimento. Ero giovane e mi è servito davvero molto. Sono stati 8 anni molto intensi ma ricchissimi.
Gli astronauti, in 6 mesi nello spazio, invecchiano l’equivalente di circa 10 anni sulla terra. Osteoporosi, disturbi metabolici, endocrini, ma anche psichici… quali sono e perché le differenze dell’approccio della medicina preventiva terrestre rispetto a quella spaziale?
In realtà il modello preventivo è molto simile. Nel gergo spaziale si parla di contromisure, ossia di un sistema di protezione da un rischio noto. Tutti sappiamo che invecchiamo ma speriamo che vada tutto bene. Un approccio più sensato è quello di lavorare perché tutto vada al meglio. Per questo io parlo di 4 fondamenti: nutrizione, nutraceutica, allenamento fisico e lavoro interiore (tecniche di rilassamento e introspezione). Con questa pratica la curva di deterioramento diventa molto più dolce e prima si inizia, meglio è!