Germano Scarpa

Presidente

Integratori & Salute

AISPEC

Marco Caspani

Presidente

Gruppo MIAF

Bio...

Paola Guccione

Biologa, dal 2014 svolge attività di Lead auditor freelance per SQS ITALIA (Associazione Svizzera per Sistemi di Qualità e Management) per le norme ISO 9001, 14001, 45001, 22000, 22716, 14065 e per gli standard European Federation for Cosmetic Ingredients (EFfCI) e FAMI QS. E’ stata consulente libera professionista per le Good Manufacturing Practices (GMP) presso aziende che producono Materiali a Contatto con Alimenti (MOCA) e nel settore cosmetico. Ha conseguito la qualifica di Food Contact Expert-Business Operator e si è occupata inoltre di consulenza nel settore alimentare (Autocontrollo HACCP) e di certificazione RABC, dopo aver svolto a inizio carriera attività di responsabile del laboratorio di microbiologia nel settore alimentare e ambientale.

Bio...

Paola Guccione

Biologa, dal 2014 svolge attività di Lead auditor freelance per SQS ITALIA (Associazione Svizzera per Sistemi di Qualità e Management) per le norme ISO 9001, 14001, 45001, 22000, 22716, 14065 e per gli standard European Federation for Cosmetic Ingredients (EFfCI) e FAMI QS. E’ stata consulente libera professionista per le Good Manufacturing Practices (GMP) presso aziende che producono Materiali a Contatto con Alimenti (MOCA) e nel settore cosmetico. Ha conseguito la qualifica di Food Contact Expert-Business Operator e si è occupata inoltre di consulenza nel settore alimentare (Autocontrollo HACCP) e di certificazione RABC, dopo aver svolto a inizio carriera attività di responsabile del laboratorio di microbiologia nel settore alimentare e ambientale.

L’anno scorso il gruppo MIAF di Federchimica AISPEC, che rappresenta le materie prime degli integratori alimentari, e l’Associazione Integratori & Salute hanno siglato un accordo di collaborazione. Da questa sinergia, talmente ben riuscita che quest’anno i due gruppi sono presenti con uno stand condiviso all’InVitality, sono nate diverse iniziative volte a supportare tutta la filiera.

L’accordo è stato voluto fortemente dai due presidenti, Dr. Marco Caspani e Dr. Germano Scarpa, che hanno avuto la lungimiranza di comprendere che l’unione delle due Associazioni all’interno della stessa filiera sarebbe stata una carta vincente.

Ne parliamo direttamente con loro.


Come è nata la sinergia tra i due gruppi?


Marco Caspani (MC): Con l’ingresso di Federsalus nello stesso contesto associativo, è apparsa evidente sin da subito l’opportunità di costituire un’alleanza tra i gruppi che potesse rappresentare, dare voce e forza all’intera filiera del comparto degli integratori alimentari. L’ affinità e la comunione di interessi con il presidente di I&S, Dr. Germano Scarpa, è stata istantanea, tanto che l’accordo è stato raggiunto immediatamente, a seguito di una breve riunione nel corso della quale è apparsa evidente l’intesa sugli obiettivi comuni che aiuteranno l’intero comparto a crescere ulteriormente.


In questi mesi in che cosa un gruppo ha arricchito l’altro e viceversa? 


Germano Scarpa (GS): La contaminazione e l’implementazione tra i due gruppi sono un grandissimo valore aggiunto. Affrontare un problema prendendone in considerazioni le diverse sfaccettature avendo a disposizione due punti di vista diversi, che spesso si integrano, piuttosto che essere contrastanti, aiuta a trovare soluzioni nuove e interessanti. L’unità della filiera è mantenuta con un filo diretto; pur rispettando e preservando i rispettivi interessi, infatti, l’intento comune è quello di far crescere il mondo integratori alimentari. Sono convinto che questa sinergia diventerà un punto di forza non solo per difendere il mercato degli integratori in Italia, ma anche per affermarne in Europa i principi italiani.


Quali sono le iniziative promosse e quali in programma?


MC: Abbiamo organizzato e abbiamo in programma diversi eventi di formazione e informazione, come quelli organizzati a InVitality 2022 lo scorso anno e presso la nostra sede a giugno 2023, cui farà seguito il workshop di quest’anno, sempre a InVitality, dedicato all’innovazione nel settore nella nutrizione e che vedrà protagoniste le imprese associate, con dei casi aziendali sia di materie prime, sia di prodotti finiti.

È stata poi concretizzata una cooperazione, con la creazione di tavoli di lavoro o gruppi di studi interassociativi dedicati a temi tecnici e regolatori di interesse delle imprese, finalizzati a garantire interpretazioni e approcci univoci per tutta la filiera.


Uno degli eventi organizzati insieme è stato "Novel food e quadro regolatorio: è ancora possibile innovare nel settore degli integratori?".
Cos'è emerso dalla giornata in generale e dal punto di vista delle materie prime? 

  

MC: nel corso del workshop è emersa sia la proattività delle imprese nell’impegnarsi negli aspetti di ricerca e sviluppo, sia di nuovi prodotti, sia di nuove applicazioni; è stata poi evidenziata la complessità dell’impianto normativo cui le aziende di tutta la filiera sono sottoposte, che conduce sia ad opportunità di innovazione, ma fa sì che le imprese affrontino vincoli interpretativi a volte difficili da prevedere e superare.


GS: Credo che il mondo integratori stia subendo un freno dal punto di vista dell’innovazione. Il problema non riguarda la registrazione dei novel food, ma la gestione burocratica e le modalità dei criteri di valutazione dei novel food stessi, che mancano di chiarezza, univocità e tempi definiti, creando molta incertezza. Inoltre, non è più accettabile che gli integratori vengano valutati con gli schemi e i metodi dell’industria farmaceutica, applicati ad altre tipologie di prodotti che hanno caratteristiche completamente diverse (es: composizione, dosaggio, biodistribuzione). È arrivato il momento di fare un passo avanti e in alto: è necessario che le norme e le prassi siano cucite sul settore che si sta esaminando.


Com'è evoluto l’integratore negli ultimi 10 anni??


GS: Direi che prima di tutto è cambiato il consumatore che è diventato consapevole di cosa sta prendendo e del perché lo sta prendendo. È assolutamente necessario quindi che l’entità che mette in commercio l’integratore alimentare sia dotata di competenze, conosca il prodotto e ne comunichi in modo adeguato le caratteristiche, garantendone la qualità. Sappiamo che oggi nella maggior parte dei casi non è ancora così. È uno degli altri fronti su cui ci stiamo lavorando.


Le materie prima hanno sempre un ruolo fondamentale? Per quali elementi, oltre gli ingredienti è aumentata l’attenzione?


MC: Sicuramente le materie prime hanno un ruolo fondamentale per l’integratore alimentare. Il consumatore moderno è molto preparato, documentato ed attento anche a tutto ciò che determina la qualità del prodotto finito: dalla scelta degli ingredienti nutrizionali, al loro dosaggio raccomandato, ma anche in merito ai sistemi di controllo e alla trasparenza nei processi produttivi. Le certificazioni di qualità, che le aziende produttrici devono ottenere, sono ormai uno standard senza le quali risulta difficile poter accedere a questo importante mercato, ormai preso come riferimento anche a livello Europeo e non solo.


GS: Le materie prime, intese come nutrienti singoli o blend di nutrienti, ma anche come eccipienti, sono l’aspetto centrale della buona riuscita dell’integratore e ne determinano i differenti effetti metabolici. Di pari importanza sono anche la qualità della produzione e dell’immissione in commercio del prodotto.


Quanto sono importanti le materie prime nell’integratore? La naturalità delle materie prime, sempre più spesso richiesta a sostegno di una presunta sostenibilità sta mettendo a rischio la qualità?


MC: le materie prime rappresentano una parte preponderante degli integratori alimentari e solitamente apportano funzionalità all’integratore alimentare e ne determinano qualità e sicurezza. Effettivamente si assiste ad una crescente domanda ed interesse nei confronti dei programmi di sostenibilità delle aziende che offrono materie prime e io credo che la naturalità degli ingredienti sia, e lo sarà sempre di più, un aspetto importante nella scelta del consumatore ma sono fermamente convinto che anche le materie prime, i cui processi produttivi sono di origine sintetica o semi-sintetica, possano essere egualmente efficaci e sicure. È importante sempre avere il focus su sicurezza e qualità, indipendentemente dall’origine, ed è per questo che il nostro Gruppo si schiera a fianco delle aziende per garantire l’integrità e robustezza dell’intera filiera ed evitare - tramite interazione e formazione continua, sostegno regolatorio e mediazione con le autorità - che alcuni trend possano compromettere o inficiare la qualità degli integratori alimentari stessi.