Editoriale
PROF. SSA CARLA SCESA
Editor in Chief,
TKS Publisher


MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO
di BEAUTY HORIZONS ITALIA

Bio...
Laura Busata
Formulatrice Cosmetologa, Cosmetics R&D Manager di Unifarco, gestisco la formulazione e lo sviluppo dei prodotti cosmetici Farmacisti Preparatori, Unifarco Biomedical e Dolomia Skin Care.
Sono laureata in Farmacia e specializzata in cosmetologia presso il Master di II livello in Scienza e Tecnologia Cosmetiche dell’Università di Ferrara.
Sono anche membro della Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche e della Società Francese di Cosmetologia.
Dal 2014 presto la mia attività di docente a contratto nel Corso di Tecnologia Cosmetica II del Master di II livello in Scienza e Tecnologia Cosmetiche presso l’Università degli Studi di Ferrara.
Innovazione: parola interessante che rimbalza in tutti i settori della vita
KEYWORDS
Innovazione
Claims
Cosmetologia
Wellness
Ambiente
Stranamente significa guardare al futuro, considerando ciò che manca o che può essere migliorato nella situazione attuale. E la cosa strana è che in una società che invecchia (1° gennaio 2025, l'età media è stimata a 46,8 anni, secondo le proiezioni dell'Istat (1). Questo dato conferma l'Italia come uno dei paesi più anziani dell'Unione Europea e del mondo) si cerca di stimolare le scelte proponendo qualcosa di nuovo e spesso di imprevisto.
Settori che, interessando direttamente il benessere e la salute umana, ma anche le condizioni di vita e l’aspetto ne sono i più interessati.
Ma c’è veramente innovazione?
Prendiamo un settore particolare: la cosmesi, con il suo fatturato annuo di oltre 16 mld di euro in Italia e la sua ricaduta su tutti noi. Dalla prima infanzia, con creme protettive e prodotti di igiene, alla vecchiaia, con una pelle particolarmente difficile e iper-reattiva che unisce al bisogno di cure specifiche, una grande attenzione alla sicurezza: tollerabilità cutanea e assenza di effetti sistemici.
Sono tre i grandi momenti della ricerca scientifica e tecnologica in cosmetologia funzionale: gli ingredienti, la formulazione, l’efficacia (e i relativi controlli sperimentali).
Considerando il numero elevato di ingredients presenti sul mercato mondiale (si parla di oltre 30.000 sostanze, il cui INCI name viene riportato sulle confezioni dei prodotti), non servono nuove sostanze funzionali o tecnologiche ma una “filosofia di settore”. Ed è qui che nasce la vera innovazione.
Sostanze non soltanto per soddisfare claims di marketing, ma in grado di assicurare una filiera produttiva “sicura” che rispetti l’ambiente e ne garantisca la costanza e la riproducibilità.
Rispetto quindi dell’ambiente, riduzione dei consumi energetici durante la produzione, nuove filiere biotecnologiche e soprattutto controlli di sicurezza ed efficacia che si avvalgano di protocolli sperimentali ufficiali e tecnologicamente avanzati.
Proibita ormai da tempo (anno 2009) la sperimentazione su animali i nuovi ingredienti richiedono test “in vivo” e “in vitro” in grado di dare risposte rapide e riproducibili. Non ricercare quindi nuovi ingredienti fantasiosi ma approfondire le caratteristiche di quelli esistenti o l’inserimento di novità scientificamente accertate.
Il secondo step è la formulazione di cosmetici finiti, che presenta parecchie innovazioni, con la creazione sperimentale di nuove forme cosmetiche: emulsioni, gel, tensioliti in grado di garantire le premesse di “rispetto ambientale”, con riduzione dei consumi di acqua di processo, di emissioni gassose e risparmio energetico.
Un settore tecnologico poco evidenziabile da claims di marketing ma fondamentale per la tecnologia e la sua ricaduta nella vita.
Un elemento importante, che sta avendo un incremento, è la “semplicità formulistica” che comporta un numero equilibrato di ingredienti e la possibilità di “lettura” della loro presenza nel prodotto finito, da parte sia di specialisti sanitari che dei controlli legislativi ma soprattutto dei consumatori, di noi tutti che possiamo capire il cosmetico, riconoscere eventuali sostanze incompatibili (non allergeni) e modalità di uso.
Negli ultimi anni si sono create, a livello mondiale, nuove forme di emulsione (microemulsioni, emulsioni a cristalli liquidi, PIT emulsions e al.) che seguono la filosofia di rispetto ambientale e riduzione di consumi energetici e di acqua.
Creme, latti e sieri in emulsione che prevedono altresì il rispetto dei ritmi circadiani cutanei (Nobel 2017 a J.Hall; M. Rosbash; M.Jung).
Un terzo importante step di innovazione è costituito dalla valutazione di sicurezza ed efficacia. Un momento fondamentale per presentare i prodotti: no test, no claims rappresenta un momento di comunicazione ai consumatori e agli operatori di settore.
Ma quali test effettuare, in un’ottica internazionale e di comunicazione on line?
Diventano importanti i risultati strumentali immediatamente visibili, quali la fotografia digitale, le variazioni cromatiche, la profilometria e altri ancora: test in vivo o ex vivo, che tuttavia richiedono precisi protocolli di attuazione e di verifica.
Altresì importanti, nella nuova filosofia formulistica di abbinare ai risultati tecnici, l’impatto sulla percezione e sui neurotrasmettitori, sono i giudizi di chi sperimenta i nuovi prodotti, da condurre con questionari precisi e rilevamenti statistici dei risultati ottenuti attraverso le relative risposte.
Innovazione quindi sempre più sofisticata e scientificamente validata, per meglio capire le novità tecnologiche, i mutamenti ambientali e le richieste di bellezza e wellness delle generazioni emergenti che portano con sé nuovi stili di vita e nuove percezioni con un grande stimolo al rinnovamento e alla comunicazione in rete.




