SKIN SUMMER SCHOOL:
13° EDIZIONE
I TRENDS DELLA COSMETICA

Dal 16 al 18 giugno si è svolta la tredicesima edizione della Skin Summer School, evento internazionale di tre giorni, parte integrante del programma del Master di II livello in Scienze Cosmetologiche dell’Università di Pavia. L’evento si è tenuto presso le aule storiche dell’Ateneo, sotto la guida della Professoressa Paola Perugini, coordinatrice del Master.
TKS Publisher, in qualità di media partner, ha avuto il piacere di partecipare a due giornate dell’evento, che vede tra i suoi obiettivi principali quello di presentare l’evoluzione del settore cosmetico e promuovere la creazione di una rete di contatti, in particolare tra gli studenti del Master e le Aziende partecipanti.
Tra i momenti più apprezzati del programma, troviamo infatti lo Speed Date, format di brevi colloqui tra giovani e aziende, pensato per esplorare potenziali collaborazioni e promuovere nuove opportunità di carriera, e il Meet&Hit Contest, che presenta progetti cosmetici innovativi ideati dagli studenti del Master, arrivato alla sua terza edizione. Ma andiamo con ordine, ed esploriamo i dettagli delle due giornate a cui abbiamo preso parte!
UN CONCETTO IN EVOLUZIONE

L’agenda della seconda giornata è stata caratterizzata da due sessioni, divise tra mattino e pomeriggio, focalizzate rispettivamente su due tematiche: integrità e benessere della barriera cutanea e sostenibilità.
I relatori, sia dal mondo accademico che industriale, hanno condiviso con i partecipanti dati del mercato, recenti innovazioni, risultati di studi su attivi e casi studio.
Dagli interventi della prima sessione è emerso il crescente interesse da parte dei consumatori verso soluzioni mirate alla barriera cutanea, con l'obiettivo di prevenirne i danni, ripristinarne l'integrità e preservarne le funzioni: questo orientamento ha portato alla diffusione di claims cosmetici incentrati sul benessere olistico della barriera cutanea.
La dott.ssa Camilla Grignani, Marketing Specialistpresso Etichub, ha presentato alcuni esempi di claims in tendenza e protocolli di valutazione, sottolineando l’importanza della considerazione di alcuni fattori, come i criteri di scelta del panel di volontari, la durata e le condizioni dei test.
Valutare l’efficacia e garantire risultati concreti in cosmetica è fondamentale e, in linea con il tema, la professoressa Paola Perugini ha presentato SkinEudex, un nuovo tool per la valutazione dello stato di salute della barriera cutanea, inclusi ripristino e integrità.
Studi preliminari hanno confermato la potenzialità dello strumento nel restituire un indice di salute della barriera cutanea, analizzando i vari fattori che influenzano l’integrità della stessa.
Cosa prospetta il futuro? Secondo quanto anticipato dalla prof.ssa, verrà sfruttata l’intelligenza artificiale, tramite chatbox adeguata, per una migliore previsione e integrazione dei risultati.
Protagoniste delle altre presentazioni sono state le ceramidi, lipidi naturalmente presenti nella nostra pelle, che contribuiscono all’integrità della barriera.
In seguito, la tematica della sostenibilità è stata trattata esplorando i trend dell’up-cycling e della blue biotechnology, la quale coinvolge l’utilizzo di risorse marine per lo sviluppo di attivi di nuova generazione.
A conclusione della seconda giornata sono stati presentati alcuni progetti degli studenti del Master in Scienze Cosmetologiche dell’Università di Pavia, partecipanti al Meet&Hit Contest: una sfida alla creatività per sviluppare un’idea innovativa di prodotto cosmetico. Le presentazioni, valutate da una giuria composta dagli sponsors dell’evento, hanno abbracciato molti dei temi caldi del settore, dal packaging sostenibile, alle limitazioni all’uso dei glitter nel make-up, all’hybrid beauty, e rappresentato un’importante occasione di confronto insieme agli esperti e ai presenti per riflettere su eventuali criticità, sfide e possibili modalità di miglioramento.
Il progetto vincitore è stato sviluppato dalla dott.ssa Silvia Saccardo, a cui abbiamo chiesto di raccontarci com’è nato e quali difficoltà ha incontrato, soprattutto nel distinguersi con un'idea innovativa.
Si tratta di una maschera per il viso a base di argilla che cambia colore nel tempo e trae ispirazione da un household product, in particolare dall’erogatore che lo contraddistingue.
“Ho cercato di adattare e trasporre nel mondo cosmetico un packaging che apparteneva alla sfera dei prodotti per la pulizia. Studiando vari tipi di formule cosmetiche e non, ho cercato di individuare quali punti in comune dovessero esserci tra la formulazione, che normalmente sta nel packaging da cui ho preso ispirazione, e il prototipo della mia maschera all’argilla” ci ha spiegato.
Il contest ha spinto le partecipanti a tenere in considerazione vari aspetti formulativi, ricercando però l’innovazione: “Data la difficoltà nel trovare qualcosa di decisamente creativo nell’industria cosmetica, che sviluppa costantemente nuove idee, ho pensato di ampliare la mia visione anche al di fuori di questo ambito unendo un altro settore, quello dei prodotti di pulizia per la casa, che trovo molto interessante” ha raccontato.
Le lezioni del Master in Scienze Cosmetologiche dell’Università di Pavia hanno contribuito a fornire nozioni efficaci per la realizzazione del prototipo: “In particolare, per questo progetto, le lezioni di formulazione e quelle di marketing sono state quelle che più ho sfruttato” ha affermato.
L’appuntamento della Skin Summer School, insieme alle sue iniziative, ha coinvolto le partecipanti e promosso la loro crescita personale e accademica: “L’aver partecipato al contest del Meet&Hit mi ha consentito non solo di presentarmi alle aziende, ma anche di soffermarmi sul fatto che creare qualcosa di innovativo non è scontato; inoltre, ho appreso quanto sia importante la scelta dell’esposizione dei propri progetti, poiché ha un ruolo chiave nel permettere che questi vengano recepiti e ascoltati. In futuro, facendo tesoro dell’esperienza della Skin Summer School, mi prefiggo di cercare di sfruttare sempre le occasioni che mi vengono date per parlare delle mie idee e che mi permettono di allenarmi a pensare a qualcosa di nuovo o diverso” ha raccontato.
La giornata si è conclusa con lo Speed Date, altra importante iniziativa, un’occasione unica dedicata agli studenti del Master, per conoscere alcune aziende del settore e partecipare a colloqui 1-1.


SKIN WELLNESS E SOSTENIBILITÀ: APPROFONDIMENTI SULLA SCIENZA DELLA BARRIERA CUTANEA, ATTIVI DI TENDENZA, CLAIMS E BLUE BIOTECH
Anche la terza giornata della Skin Summer School è stata divisa in due momenti: nel corso della mattinata si sono susseguiti gli interventi dei relatori, che hanno portato all’attenzione della platea alcuni dei temi più attuali nel mondo della cosmesi, mentre nel pomeriggio si è svolta la Round Table, che ha raccolto le testimonianze di un gruppo di esperti provenienti da varie realtà aziendali e con formazione ed esperienza diverse, chiamati a partecipare ad una conversazione stimolante con l’obiettivo di presentare l’evoluzione del mondo del lavoro e delle professioni in cosmetica. Durante la mattinata, ci siamo interrogati sul futuro della cosmesi e dei suoi prodotti, che dovranno sempre più rispondere alle esigenze di personalizzazione e sinergia, perché l’innovazione passa anche attraverso la creazione di soluzioni integrate. Non solo, però, perché i prodotti dovranno anche dimostrare di essere formulati con ingredienti sicuri e sostenibili, sia dal punto di vista etico che ambientale. Abbiamo anche approfondito il complesso rapporto tra bellezza e problemi dermatologici che si instaura nel paziente oncologico, portando alla luce la necessità di rispondere alle esigenze del paziente con un approccio multidisciplinare integrato. Infine, abbiamo esplorato le 3 T del mondo della cosmesi: texture, che non è solo l’insieme delle caratteristiche chimiche e reologiche del prodotto ma è anche emozione e complessità, tecnologia e trends, che rispondono alle richieste del mercato anche giocando con la texture.
Nel pomeriggio, invece, gli esperti del settore ci hanno guidato tra i ruoli richiesti dalla filiera cosmetica e le abilità necessarie per ricoprire tali ruoli. Se da un lato le hard skills, e quindi le competenze specifiche, sono fondamentali per entrare nel settore, dall’altro sono le soft skills, come capacità di adattamento, ascolto ed empatia, a fare la differenza. Durante la Round Table, è emerso come il mondo della cosmesi sia in costante evoluzione e gli esperti hanno invitato gli studenti a testare le proprie abilità e inclinazioni sul campo, non scoraggiandosi se non hanno ancora un’idea precisa di quale sia il ruolo più adatto ad ognuno.
Le testimonianze riportate ci hanno fatto capire l’importanza di essere sicuri dei propri mezzi e di imparare dai propri errori, mantenendosi sempre aperti al cambiamento e soprattutto mantenendo alta la curiosità e la voglia di imparare anche dopo tanti anni di esperienza.
IL FUTURO DELLA COSMESI TRA SKINCARE INNOVATIVA E COMPETENZE FLESSIBILI


GIULIA DONATIELLO GIORGIA CALVI
Editorial Department, TKS Publisher
RITAMARIA DI LORENZO
SONIA LANERI
Università di Napoli Federico II | Italia


Bio...

Prof.ssa Paola Perugini, PhD
Professore associato Dip. Scienze del Farmaco - Università di Pavia, Coordinatore Master II livello in Scienze Cosmetologiche, Direttore Scientifico in Etichub srl, Spin-off accademico - Università di Pavia
Dott.ssa Camilla Grignani
Marketing Specialist in Etichub srl, Spin off accademico - Università di Pavia


PEER REVIEWED
REPORT
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Riferimenti bibliografici
- R. M. Trüeb, J. P. Henry, M. G. Davis, and J. R. Schwartz, “Scalp condition impacts hair growth and retention via oxidative stress,” Nov. 01, 2018, Wolters Kluwer Medknow Publications. doi: 10.4103/ijt.ijt_57_18.
- B. I. Ro and T. L. Dawson, “The role of sebaceous gland activity and scalp microfloral metabolism in the etiology of seborrheic dermatitis and dandruff.,” The journal of investigative dermatology. Symposium proceedings / the Society for Investigative Dermatology, Inc. (and) European Society for Dermatological Research, vol. 10, no. 3, pp. 194–197, 2005, doi: 10.1111/j.1087-0024.2005.10104.x.
- M. Gabarra Almeida Leite and P. M. B. G. Maia Campos, “Correlations between sebaceous glands activity and porphyrins in the oily skin and hair and immediate effects of dermocosmetic formulations,” J Cosmet Dermatol, vol. 19, no. 11, pp. 3100–3106, Nov. 2020, doi: 10.1111/jocd.13370.
- R. Tao, R. Li, and R. Wang, “Skin microbiome alterations in seborrheic dermatitis and dandruff: A systematic review,” Oct. 01, 2021, John Wiley and Sons Inc. doi: 10.1111/exd.14450.
- A Year of Innovation in Haircare, Styling & Colour, 2025, Mintel
- Patent insights: innovation in shampoos & conditioners, Mintel
Anche quest’anno la Skin Summer School, conclusasi con successo, si è affermata un’occasione di incontro importante tra il mondo accademico e quello dell’industria, coinvolgendo i partecipanti e promuovendo il confronto.
Le sue iniziative, il contest Meet&Hit e lo Speed Date, insieme al programma scientifico, si sono confermate iniziative apprezzate e di riferimento.
Il format dell’evento ha dato l’opportunità ai futuri professionisti del settore di mettersi alla prova, di trarre ispirazione dalle esperienze condivise e di esplorare possibili opportunità di carriera.
Ringraziamo la prof.ssa Paola Perugini per averci invitato a prendere parte all’evento.
Al prossimo anno!
CONCLUSIONI
KEYWORDS
Skin barrier
Scalp care
Detersione
Microbiota
Skinification
Longevity
Il concetto di skin barrier, tradizionalmente applicato a viso e corpo, si estende oggi al cuoio capelluto, riconosciuto come distretto cutaneo con caratteristiche fisiologiche peculiari e vulnerabilità specifiche. In questo contesto, la detersione rappresenta uno step critico: non più un semplice atto quotidiano, ma una leva strategica per preservare l’integrità della barriera. La cosmetica si muove verso tensioattivi mild, ingredienti biomimetici, sebo-selettivi e attivi microbiome-balancing, delineando lo shampoo come veicolo funzionale. Lo scalp care entra così nei paradigmi di skinification e longevity, imponendo un approccio personalizzato e science-driven.





