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dalla scienza
a cura della redazione di
BEAUTY HORIZONS
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Gli scarti dei processi di lavorazione agroindustriale stanno guadagnando attenzione e diventando più popolari come fonte di ingredienti cosmetici potenzialmente funzionali. Contengono, infatti, ingenti quantità di composti a valore aggiunto...
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Bioattivi dai sottoprodotti di broccolo per la fotoprotezione UVB
Il sistema immunitario deve rispondere efficacemente al microbiota, ma senza causare infiammazione. Di recente uno studio condotto sui topi ha rivelato che la pelle, che ospita molti microrganismi, può produrre autonomamente anticorpi di lunga durata contro un...
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Microbioma cutaneo: nuove conferme sull’autonomia immunitaria della pelle
Xantumolo: le sue applicazioni in cosmesi e in dermatologia
Componente predominante del luppolo e rappresentante del gruppo dei calconi (intermedi nella biosintesi dei flavonoidi), lo xantumolo è una polvere gialla inodore.
Grazie all’ampio spettro di attività biologiche, lo xantumolo ha suscitato interesse in molti settori industriali, cosmesi compresa...
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Corso di perfezionamento in Proprietà salutistiche dei prodotti naturali
Il Corso di perfezionamento in Proprietà salutistiche dei prodotti naturali, proposto dall’Università degli Studi di Milano e coordinato dal prof. Mario Dell’Agli, è aperto a tutti i laureati interessati ad approfondire le proprie conoscenze in relazione all’utilizzo e alla produzione dei prodotti di origine naturale. In particolare...
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L'idrolizzato di ostrica migliora la disidratazione cutanea e la disfunzione della barriera indotte dai raggi UVB
L'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) provoca l'invecchiamento della pelle principalmente attraverso l'interruzione della funzione di barriera cutanea, con conseguente disidratazione della pelle e formazione di rughe. L'idrolizzato di ostrica (OH), come alimento funzionale, è stato valutato per i suoi effetti antitumorali...
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Nanocarrier lipidici legati a retinolo e oligopeptidi efficaci per terapie antiacne e antinvecchiamento
L'uso di nanocarrier lipidici come componenti di formulazioni cosmetiche può offrire l'opportunità di sfruttare appieno le proprietà benefiche del pentapeptide-18 e del retinolo, riducendo al contempo gli effetti indesiderati che si verificano durante la terapia con retinoidi. Uno studio pubblicato su Lifeha valutato...
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Dall’a.a. 2024/25 nasce il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Scienza e Tecnologia dell’Industria Cosmetica (STIC) presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II afferente alla classe di laurea LM71.
Lunedì 9 luglio alle ore 12.00 presso l’Aula Magna “L. Sorrentino” del Dipartimento di Farmacia si è svolta la presentazione del nuovo Corso di Laurea Magistrale in Scienza e Tecnologia dell’Industria Cosmetica, interverranno il Rettore prof Matteo Lorito, i Direttori dei Dipartimenti di Farmacia e Scienze Chimiche del nostro Ateneo, Prof Angela Zampella e Luigi Paduano.
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Unifarco: i risultati di sostenibilità raggiunti nel 2022
Unifarco, leader in Italia nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione alle farmacie di prodotti cosmetici, nutraceutici, dermatologici, dispositivi medici e make-up, comunica che nel corso del 2022 sono stati raggiunti importanti risultati in termini di sostenibilità. Più in particolare: L’impegno per le persone e il territorio. Nel 2022 l’organico aziendale è stato in costante crescita, +8,3% rispetto al 2021. Nel corso dell’anno sono stati impiegati 533 lavoratori, di cui il 60% di genere femminile e +21% con età pari o inferiore ai 30 anni. Sono state incrementate le ore di formazione interne ed è stato implementato il progetto...
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Zschimmer & Schwarz annuncia la vendita di Bregaglio S.r.l. in Italia a 2M Holdings Group (2M)
La vendita avviene sulla base di una chiara strategia per il futuro del Gruppo Zschimmer & Schwarz. L’azienda, attiva a livello globale, fornitore di specialità chimiche e ausiliari, si sta concentrando sempre più nella divisione Personal Care. Martin Haberl, Direttore Generale di Zschimmer & Schwarz, sottolinea: “Siamo lieti di aver trovato una nuova e forte casa per Bregaglio con 2M. In Zschimmer & Schwarz ci stiamo concentrando completamente sulla nostra strategia e su ciò che ha contraddistinto la nostra azienda per oltre 125 anni: lo sviluppo di prodotti di alta qualità e tailor made". Bregaglio fa parte...
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Bioattivi dai sottoprodotti di broccolo per la fotoprotezione UVB |
Gli scarti dei processi di lavorazione agroindustriale stanno guadagnando attenzione e diventando più popolari come fonte di ingredienti cosmetici potenzialmente funzionali. Contengono, infatti, ingenti quantità di composti a valore aggiunto, con un impatto positivo sulla salute umana.
Per di più, da un punto di vista economico e ambientale, la gestione di tali residui è considerata un obiettivo chiave per la creazione di sistemi innovativi in un’ottica di sostenibilità.
In questo contesto si inseriscono i sottoprodotti dei broccoli, un importante serbatoio di composti bioattivi, preziosi per la pelle umana, principalmente per le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
La ricerca pubblicata su Antioxidants, prende in esame i meccanismi protettivi innescati dall’estratto di sottoprodotti di broccolo (BBE) sui cheratinociti HaCaT esposti alle radiazioni UVB, nonché l’effetto rigenerativo sulla barriera dei cheratinociti cutanei danneggiati da ferite superficiali come strategia per rivalorizzare questo scarto agricolo.
In virtù dei risultati ottenuti nella ricerca soprariportata, è possibile affermare che l’estratto di sottoprodotti di broccolo può vantare un’elevata azione citoprotettiva sui cheratinociti HaCaT esposti alla luce UVB, riducendo efficacemente il contenuto intracellulare di specie reattive dell’ossigeno (ROS) e attenuando l’aumento di citochine proinfiammatorie (IL-1β, IL-6, IL-78, TNF-α) e ciclossigenasi-2 (COX-2) indotto dalla radiazione.
In aggiunta, l’ingrediente in questione si è dimostrato un eccellente agente rigenerativo per la riparazione delle ferite cutanee, accelerando la capacità di migrazione dei cheratinociti e contribuendo così alla valorizzazione di tale sottoprodotto come valido alleato per cosmetici al passo coi tempi.
Poiché la domanda di composti bioattivi da sottoprodotti vegetali da impiegare in formulazioni skincare è in costante crescita, è necessario dimostrarne sicurezza ed efficacia attraverso studi in vivo e sperimentazioni cliniche ben condotti, oltre a comprendere i meccanismi molecolari alla base degli effetti osservati.
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Microbioma cutaneo: nuove conferme sull’autonomia immunitaria della pelle
Il sistema immunitario deve rispondere efficacemente al microbiota, ma senza causare infiammazione.
Di recente uno studio condotto sui topi ha rivelato che la pelle, che ospita molti microrganismi, può produrre autonomamente anticorpi di lunga durata contro un microbo commensale per tenerne sotto controllo la crescita e prevenire le infezioni.
I risultati, pubblicati su Nature, suggeriscono che la pelle può generare autonomamente risposte immunitarie come risultato della colonizzazione del microbiota, senza fare affidamento su altri centri immunitari.
Studi precedenti hanno dimostrato che i microbi commensali presenti sulla pelle possono innescare l’attivazione dei linfociti T, che aiutano a regolare l’immunità locale. Tuttavia, non è ancora chiaro se la pelle possa stimolare anche i linfociti B, responsabili della produzione di anticorpi.
Per rispondere a questa domanda, Inta Gribonika del National Institutes of Health di Bethesda e i suoi colleghi hanno condotto esperimenti su topi la cui pelle era colonizzata dal batterio commensale Staphylococcus epidermidis.
Risposte cutanee per S. epidermidis
I ricercatori hanno scoperto che S. epidermidis è in grado di stimolare a livello cutaneo l’attività dei linfociti B e la produzione di anticorpi in topi adulti. Questi anticorpi erano specifici di S. epidermidis e di lunga durata. Tuttavia, la colonizzazione con S. epidermidis non ha indotto risposte simili nei topi neonati.
Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che la pelle può produrre anticorpi anche senza una precedente esposizione ad altri microbi e che il trasferimento di microbi da un topo all’altro innesca risposte immunitarie simili. Inoltre, dai dati ottenuti è emerso che la produzione di anticorpi non dipendeva dai linfonodi.
Nel tempo, è stato poi osservato un aumento di specifici linfociti T sia nella pelle sia nei linfonodi vicini, il che suggerisce che la pelle può generare risposte immunitarie locali per tenere sotto controllo la popolazione di S. epidermidis e combattere nuovi microbi dannosi.
Autonomia immunitaria
Il team ha anche scoperto che la colonizzazione da parte di S. epidermidis ha portato alla formazione di strutture immunitarie specializzate nella pelle. Queste strutture erano in grado di attrarre specifici linfociti T e B e supportare la produzione di anticorpi in risposta al microbiota cutaneo. Anche nei topi senza linfonodi, la pelle era in grado di produrre anticorpi.
Grazie a questi anticorpi, i topi esposti a S. epidermidis erano più efficienti nel combattere le infezioni rispetto a quelli che non erano stati esposti al microbo.
Questi risultati dimostrano che il sistema immunitario della pelle può lavorare in modo indipendente per tenere sotto controllo i microbi e proteggere dalle infezioni.
«Il nostro lavoro mette in luce un nuovo concetto di “autonomia immunitaria” della pelle, rivelando al contempo un ruolo precedentemente sottovalutato dei linfociti B a livello cutaneo nel controllo del dialogo tra microbiota e ospite», concludono gli autori dello studio.
Foto di Marek da Pixabay
Xantumolo: le sue applicazioni in cosmesi e in dermatologia
Componente predominante del luppolo e rappresentante del gruppo dei calconi (intermedi nella biosintesi dei flavonoidi), lo xantumolo è una polvere gialla inodore.
Grazie all’ampio spettro di attività biologiche, lo xantumolo ha suscitato interesse in molti settori industriali, cosmesi compresa.
La ricerca, pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences, offre una panoramica sui meccanismi d’azione e sulle applicazioni dello xantumolo in cosmetologia e dermatologia. In particolare, le proprietà antiossidanti, antimicrobiche, depigmentanti, lenitive, antiage, antiacne, protettive e acceleranti la guarigione delle ferite.
I dati raccolti confermano lo xantumolo come uno scavenger di radicali liberi idrossilici e del superossido. L’ingrediente in questione vanta capacità antimicrobiche: mostra, infatti, attività antibatterica contro Staphylococcus aureus, Staphylococcus pyogenes, Staphylococcus epidermidis e Propionibacterium acnes.
Esercita, inoltre, un effetto inibitorio sulla tirosinasi (ostacola l’ossidazione di l-tirosina e l-DOPA), ma influenza anche il trasporto del pigmento (attraverso un decremento del numero e della lunghezza dei dendriti) e la sua degradazione (attraverso danni ai melanosomi).
È stato dimostrato che lo xantumolo inibisce i diversi percorsi di attivazione della risposta premeditata nei macrofagi e riduce la secrezione delle citochine proinfiammatorie TNF-α, IL-6 e IL-1β.
Migliora anche l’elasticità della pelle, diminuendo l’attività dell’elastasi e delle metalloproteasi (MMP) 1, 2 e 9, e aumenta l’espressione del collagene di tipo I, III e V, così come dell’elastina e della fibrillina nei fibroblasti cutanei.
Agisce contro i principali fattori che contribuiscono alla patogenesi dell’acne inibendo i mediatori proinfiammatori (ad esempio, COX-2, PGE2, IL-1β e TNF-α). Mostra azione antibatterica contro P. acnes e S. aureus, oltre a proprietà seboregolatrici e antiossidanti.
Da ultimo, lo xantumolo può essere utilizzato per accrescere il potenziale degli altri ingredienti funzionali presenti in formula.
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Corso di perfezionamento in Proprietà salutistiche dei prodotti naturali
Il Corso di perfezionamento in Proprietà salutistiche dei prodotti naturali, proposto dall’Università degli Studi di Milano e coordinato dal prof. Mario Dell’Agli, è aperto a tutti i laureati interessati ad approfondire le proprie conoscenze in relazione all’utilizzo e alla produzione dei prodotti di origine naturale. In particolare, possono beneficiarne i laureati dei Corsi di Laurea afferenti alle Facoltà di Scienze del Farmaco, Scienze Agrarie e Alimentari, Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, Scienze Biologiche, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e Scienze Motorie.
Il corso, giunto alla sua quinta edizione intende fornire una preparazione professionale nel settore dell’utilizzo e della produzione delle piante officinali, medicinali e dei prodotti di origine naturale a scopo salutistico e terapeutico. Il programma prevede l’approfondimento delle conoscenze relative alle caratteristiche fitochimiche e farmacologiche delle piante medicinali e dei prodotti di origine naturale. Saranno fornite nozioni di carattere integrativo riguardanti la patologia e le possibili interazioni tra gli stessi prodotti di origine naturale, i farmaci e gli alimenti.
Gli argomenti trattati nel corso si legano a vari settori professionali e produttivi. Tra questi vi sono le professioni sanitarie (farmacista, medico-chirurgo, biologo nutrizionista, biotecnologo) e i laureati in Scienze e Tecnologie Erboristiche, le figure professionali che a vario titolo operano nelle aziende farmaceutiche e produttrici di integratori alimentari, come pure nell’ambito normativo-regolatorio, di informazione e divulgazione di conoscenze nell’ambito della fitoterapia e dei prodotti di origine naturale.
Il programma didattico del corso, che sarà erogato in modalità online, prevede l’approfondimento delle conoscenze relative alle caratteristiche fitochimiche e farmacologiche delle piante medicinali e dei prodotti di origine naturale. Saranno fornite nozioni di carattere integrativo riguardanti la patologia e le possibili interazioni tra gli stessi prodotti di origine naturale, i farmaci e gli alimenti. Nel corso sarà dato spazio anche all’uso tradizionale delle piante medicinali, che offre sempre spunti alla moderna ricerca scientifica, e per questo alcune lezioni saranno dedicate all’Etnofarmacologia, alla Medicina Tradizionale Cinese e a quella Ayurvedica. Lezioni specifiche, inoltre, saranno dedicate all’uso dei prodotti naturali in pediatria e nell’anziano, in gravidanza e durante l’allattamento, nella pratica sportiva e in ambito veterinario.
Avvicinare il mondo accademico a quello della produzione industriale rientra nell’obiettivo del corso: anche in questa quinta edizione è previsto il coinvolgimento di diverse importanti aziende del settore, che hanno già confermato il loro supporto, in modo da approfondire le metodologie di trasformazione delle materie prime vegetali in prodotti salutistici e conoscere, più nel dettaglio, l’iter industriale che porta alla produzione e commercializzazione di un prodotto di origine naturale.
Il corso si svolgerà in modalità on-line e prevede 88 ore di lezioni, che si terranno da metà gennaio a marzo 2025 nelle giornate di venerdì pomeriggio e sabato; alle attività del corso sarà riconosciuto un totale di 11 CFU ed è accreditato ECM per 50 crediti. Al termine del corso è previsto un test finale di valutazione dell’apprendimento.
La quota per l’iscrizione è di € 1100,00; è previsto il conferimento di 3 borse di studio a copertura della quota, che saranno assegnate in base alla graduatoria di merito.
Il termine per l’iscrizione al corso è il 12 dicembre 2024, il bando e le modalità per iscriversi sono disponibili al link: https://www.unimi.it/it/corsi/corsi-post-laurea-e-formazione-continua/master-e-perfezionamento/catalogo-corsi-di-perfezionamento/aa-2024/2025-proprieta-salutistiche-dei-prodotti-naturali-lz5
Per maggiori informazioni inviare una email a: CDP.farmacognosia@unimi.it
Sito web: https://farmacognosia.unimi.it/corso-di-perfezionamento/
Foto di Fermi da Pixabay
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L'idrolizzato di ostrica migliora la disidratazione cutanea e la disfunzione della barriera indotte dai raggi UVB
L'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) provoca l'invecchiamento della pelle principalmente attraverso l'interruzione della funzione di barriera cutanea, con conseguente disidratazione della pelle e formazione di rughe. L'idrolizzato di ostrica (OH), come alimento funzionale, è stato valutato per i suoi effetti antitumorali, antiossidanti e antiapoptotici.
Uno studio pubblicato su Life Science ha analizzato il meccanismo alla base dell'effetto dell'OH sull'invecchiamento cutaneo indotto dai raggi UVB in topi senza pelo SKH1. I topi sono stati esposti ai raggi UVB tre volte alla settimana e alimentati con una dieta normale o con una dieta contenente OH per 10 settimane. Inoltre, è stato condotto uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo per studiare l'effetto dell'OH sull'idratazione della pelle umana e valutarne l'efficacia e la sicurezza.
L'esposizione ai raggi UVB ha aumentato i parametri relativi all'invecchiamento cutaneo: disidratazione, perdita di acqua transepidermica e lesioni cutanee macroscopiche dorsali. Nel gruppo di animali trattati con OH è stata osservata una riduzione significativa di queste condizioni. In particolare, l'analisi istologica ha dimostrato che l'OH era in grado di diminuire lo spessore epidermico e dermico della pelle e la degradazione del collagene indotta dagli UVB. L'OH ha determinato una significativa riduzione della produzione di ROS, ha soppresso l'attivazione dei macrofagi e l'infiltrazione dei neutrofili e ha regolato la produzione di citochine pro-infiammatorie. L'OH era inoltre in grado di migliorare la funzione di barriera cutanea aumentando l'espressione della filaggrina, dell'acquaporina-3 e degli enzimi di sintesi dell'acido ialuronico e promuovendo il recupero dal danno cutaneo. Lo studio clinico condotto in parallelo sull'uomo ha dimostrato che l'assunzione di OH migliora l'idratazione e l'idratazione della pelle, mantenendone l'integrità senza effetti collaterali.
In conclusione, i dati ottenuti sostengono che l'OH migliora l'invecchiamento cutaneo aumentando l'idratazione della pelle e riducendo la perdita di acqua transepidermica grazie alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. L'OH è un potenziale integratore alimentare funzionale per migliorare l'idratazione della pelle durante il fotoinvecchiamento.
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Nanocarrier lipidici legati a retinolo e oligopeptidi efficaci per terapie antiacne e antinvecchiamento
L'uso di nanocarrier lipidici come componenti di formulazioni cosmetiche può offrire l'opportunità di sfruttare appieno le proprietà benefiche del pentapeptide-18 e del retinolo, riducendo al contempo gli effetti indesiderati che si verificano durante la terapia con retinoidi.
Uno studio pubblicato su Lifeha valutato l'efficacia dell'introduzione della dispersione progettata di nanoparticelle lipidiche, cioè nanoparticelle lipidiche solide caricate con retinolo e pentapeptide-18 (oligopeptide, Tyr-D-Ala-Gly-Phe-Leu), in preparazioni cosmetiche semisolide sotto forma di creme viso notturne. Il lavoro includeva la caratterizzazione fisico-chimica dei prodotti cosmetici e la valutazione della loro stabilità ed efficacia.
In primo luogo, le preparazioni semisolide ottenute sono risultate stabili indipendentemente dalla temperatura di conservazione. Inoltre, non è stato osservato alcun effetto sulla stabilità di conservazione dei prodotti cosmetici causato presenza delle nanoparticelle lipidiche. Gli studio in vivo su volontari hanno dimostrati gli effetti benefici dei prodotti testati, ossia una significativa riduzione del livello di secrezione di sebo (terapia anti-acne) e una diminuzione del numero di rughe del viso (terapia anti-aging). I risultati sono stati ottenuti utilizzando le più basse concentrazioni efficaci dei principi attivi (retinolo e oligopeptide) nella formulazione cosmetica. E’ importante osservare che sono state confermate le proprietà protettive delle stesse nanoparticelle lipidiche nei confronti della pelle, con una riduzione dell'effetto irritante del retinolo che di solito si verifica con le terapie retinoidi classiche.
La novità di questa ricerca risiede nella combinazione di retinolo e oligopeptide in un vettore lipidico, una soluzione inedita nel mercato cosmetico. In particolare, l'effetto sinergico dell'oligopeptide e del retinolo si è verificato per il prodotto anti-acne (AC); sono state osservate infatti una significativa funzione seboregolatrice delle sostanze attive contenute in questa formulazione e il loro effetto anti-acne.
La ricerca condotta ha confermato l'efficacia dei prodotti cosmetici testati, aderendo ai presupposti dell'attuale tendenza allo “Skinminimalism”.
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