L’industria cosmetica sta ponendo grande attenzione all’uso di confezioni facilmente riciclabili così da ridurre l’impatto ambientale. Un aspetto spesso trascurato, tuttavia, è relativo al prodotto che rimane nel recipiente perché attaccato alle pareti o depositato sul fondo. Questo finisce nella spazzatura assieme al contenitore vanificando spesso l’attenzione posta all’ecologicità dell’involucro oltre a costituire uno spreco di prodotto perfettamente usabile. 

Si stima che per composti ad alta viscosità, la quantità di prodotto che viene buttata possa rappresentare dal 17% al 25% del contenuto originale.  

Da qui l’idea di innovare il packaging affrontando la sostenibilità da un altro punto di vista, quello della pulizia interna della confezione una volta terminato il prodotto. 

LiquiGlide azienda spin-off del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha realizzato una superficie con una tecnologia tale da permettere alle sostanze con cui entra in contatto di scivolare senza alcun impedimento. Le pareti restano pulite, il prodotto non viene sprecato e il contenitore potrebbe essere facilmente riutilizzato. 

    Il pack autopulente

    La scoperta è nata per caso quando due ricercatori del MIT, Kripa Varanasi e David Smith, stavano studiando come prevenire l'accumulo di ghiaccio sulle ali degli aerei. Si sono resi conto che l’uso di superfici superidrofobiche che intrappolano sacche d'aria e respingono naturalmente l'acqua non era ottimale perché le goccioline d'acqua si condensavano all'interno di fessure microscopiche facendo perdere le proprietà antigelo della superficie.  

    La soluzione è stata quella di inventare una superfice impregnata di liquido permanentemente bagnata, cioè un rivestimento che non presenta spazi vuoti microscopici perché tutti i “pori” del materiale sono impregnati di liquido. 

    I rivestimenti LiquidGlide, coperti ora da brevetto, sono costituiti da un materiale che intrappola un lubrificante liquido che aderisce permanentemente alla confezione consentendo al prodotto con cui viene in contatto di scivolare via facilmente dalla superficie. 

    Il rivestimento può essere usato all’interno di vasi di vetro, tubi di plastica, barattoli di latta.  

    Un aspetto importante è dato dal fatto che il lubrificante liquido del rivestimento non è universale, cambia a seconda del contenuto perché deve essere compatibile con le proprietà chimiche e fisiche del prodotto viscoso con cui entrerà in contatto e deve essere ovviamente immiscibile con questo. Il rivestimento viene studiato in modo tale da salvaguardare le proprietà del contenuto.  

    L’azienda nel corso degli anni ha sviluppato un database di materiali di rivestimento che permettono di essere usati con le sostanze più diverse che si desidera far scorrere sulla superficie.