TORNARE IN SALONE
DOPO LA PANDEMIA
Internet e le nuove scelte del consumatore
HAIR CARE
Non solo cucina, libri e film. Anche lo specchio è stato protagonista nella vita di molte donne (ma anche di parecchi uomini) durante il lungo periodo del lockdown. E, a un certo punto, è scattato l’allarme: aiuto! fateci tornare dal parrucchiere!
Sui social è stato tutto un postare foto di ricrescite da coprire e tagli fuori controllo. I saloni, ancora chiusi, sono stati subissati di messaggi per avere il primo appuntamento nel primo – ancorché ipotetico – giorno di riapertura.
La chiusura delle attività ci ha dato un’ulteriore conferma del fatto che i capelli influiscono sul nostro umore, sulla nostra sicurezza e sul nostro stare bene con noi stessi. Ci siamo resi conto dell’imprescindibilità del parrucchiere nella nostra vita (sociale e social).
INTRODUZIONE
Proprio il tempo di attesa della riapertura è stato determinante nel consolidamento della tendenza ad affidarsi a Internet anche per la scelta del parrucchiere.
I consumatori, durante il lockdown, hanno avuto molto più tempo per documentarsi online e hanno avuto accesso a un passaparola virtuale decisamente ampio, che li ha guidati nella selezione del professionista a cui rivolgersi una volta riaperti i saloni.
Anche i servizi alla persona, quindi, beneficiano in modo sempre più massiccio della comunicazione digitale. Avere un sito web e almeno un profilo social è ormai indispensabile anche per il parrucchiere: il consumatore chiede di vedere, sapere, conoscere prima di recarsi in salone di persona. Quando prende appuntamento ha già acquisito un mare di informazioni, letto recensioni, interrogato altri clienti su Facebook e paragonato decine di immagini su Instagram.
Tutto questo ha reso il pubblico non solo più consapevole nella scelta, ma anche più esigente in fatto di qualità.
Oggi le donne spendono meglio sia il loro denaro che il loro tempo. Sono disposte a spostarsi anche di molti chilometri per raggiungere il salone che le convince, ma non transigono sul risultato: vogliono l’eccellenza.
IL RUOLO DELLA RETE E LA CONSAPEVOLEZZA DEL CONSUMATORE
FABIO FRANCHINA
Framesi | Italia
Bio...
Fabio Franchina
Presidente Framesi.
Presidente Cosmetics Europe (2010-2014) e Cosmetica Italia (2005 –2011).
Attualmente Membro del Consiglio Direttivo di Federchimica, di Cosmetica Italia e Board Member di Cosmetics Alliance Canada.
In Framesi ha ricoperto i ruoli di Marketing Manager, Sales&Export Manager e Direttore Generale.
Laureato all’Università Bocconi, è nato a Milano nel 1960.
Eccellenza, dunque, ma anche soluzioni inedite.
Dopo la pandemia è diventato ancora più pressante il desiderio di sentirsi uniche, vitali e splendenti.
La voglia di guardarsi allo specchio e sorridere felici alla propria immagine è una necessità che ha travolto tutte, le giovanissime come le signore più mature. Anzi, proprio queste ultime sono le più desiderose di sperimentare grandi novità: decolorazioni spinte, colori forti e tagli estremi trovano il consenso di molte “over 50” che osano con disinvoltura i look più eccentrici, purché di gusto.
Idee chiare, scelte meditate, propensione alla spesa e al cambiamento di qualità sono emerse prepotentemente in quest’epoca così particolare, anche per via della sempre maggiore voglia di visibilità. Se da una parte i cosiddetti social sono fonte di ispirazione, dall’altra rappresentano il palcoscenico dove esibire il risultato di quelle stesse ispirazioni.
VOGLIA DI (GRANDI) NOVITÀ
Le settimane di lockdown hanno spinto i parrucchieri verso la vendita online, fino ad allora disponibile presso un numero ridotto di saloni. Le richieste della clientela e la necessità di contrastare l’effetto delle restrizioni sul fatturato sono state decisive nella creazione di una modalità di vendita più o meno strutturata, ma che ha riscosso un certo successo presso il pubblico.
Sì, perché anche in questo caso la consapevolezza del consumatore ha fatto la differenza.
Da tempo le ricerche di mercato ci mettono di fronte a un pubblico di acquirenti sempre più attento alla qualità e su questo siamo tutti d’accordo. Oggi, tuttavia, ritengo che ci sia stato un sottile ma importante rovesciamento delle priorità. Se prima l’acquisto era orientato dal prezzo più basso che garantisse la migliore qualità possibile, oggi si punta prima alla massima qualità ed eventualmente al prezzo più conveniente. Per questo sono risultate vincenti le specialità professionali vendute col consiglio dell’esperto. La conferma viene dal Rapporto Annuale 2021 del Centro Studi di Cosmetica Italia: “Di rilevanza strategica durante i lockdown sono state le attività di rivendita e supporto online, segnale della rimodulazione dell’offerta che guarda alla qualità e alla leva consulenziale dell’acconciatore”.
SMART SHOPPING: PRIMA LA QUALITÀ, POI IL PREZZO
Sia che si tratti di scegliere il parrucchiere o di acquistare prodotti per la cura dei capelli, il mondo digitale ha portato la sua rivoluzione a un punto di non ritorno. Anche quando non si parlerà più di pandemia e chiusure, il web continuerà a essere una vetrina in cui bisogna essere presenti, per raccogliere consensi e richiamare l’attenzione di nuovi potenziali clienti. Il pubblico continuerà a non accontentarsi del passaparola tra i conoscenti reali, ma cercherà ancora conferme nella platea sconfinata degli amici virtuali.
Si varcherà la soglia di un nuovo salone con aspettative sempre più alte, certi di avere selezionato il meglio, e questo comporterà una responsabilità sempre maggiore per l’acconciatore, obbligato a tenere fede all’immagine che si è costruito. Uno stress? Sicuramente, ma ormai viviamo in un’epoca in cui solo gli eccellenti vincono. La qualità e l’eccellenza sono linee guida riconosciute e, per il parrucchiere contemporaneo, sono lo spartiacque tra il vero successo e l’anonimato.