Dagli ultimi dati della ricerca del Centro Studi Integratori & Salute emerge che il settore degli integratori in Italia è in grande ascesa, nel 2021 infatti ha raggiunto i 4 miliardi di euro di fatturato (con una crescita media del +8,2% dal 2014 ad oggi) e nei primi 7 mesi del 2022 ha fatto registrare già un ulteriore aumento del +8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante questo, spesso il consumatore gestisce in totale autonomia l’assunzione di questi prodotti senza consultare il proprio medico o il farmacista, che, d’altra parte, si ritrovano a non avere gli strumenti sufficienti e necessari per dare consigli adeguati. La comunicazione e l’integrazione tra aziende produttrici, medici, farmacisti e consumatori è fondamentale per garantire un corretto e consapevole utilizzo degli integratori.
Il progetto NutraCheck-up, ideato dalla Società Italiana di Medicina Farmaceutica (SIMeF), si propone di fare emergere e far fronte proprio a queste le criticità sottoponendo un questionario a 3 delle categorie coinvolte, farmacisti, aziende e medici.
La Dott.ssa Cristiana Giussani, metodologa della ricerca clinica della SIMeF, a settembre 2021 aveva presentato il progetto ai lettori di Nutra Horizons.
Monica Nizzardo l’ha incontrata di nuovo per il fare il punto della situazione.
Grazie, Cristiana, per averci dedicato ancora una volta un pò del suo tempo, ci tenevamo a dare un aggiornamento ai nostri lettori.
Per chi non ha letto l’intervista del 2021, ci può descrivere il contesto in cui nasce NutraCheck-Up?
NutraCheck-Up è un progetto nato in SIMeF, allora SSFA, dal gruppo di lavoro Integratori Alimentari e Alimenti Funzionali che ha raccolto i desiderata degli operatori del settore nel corso degli anni durante eventi di formazione e dalle esigenze di un mercato in continua espansione e quindi ricco di novità e richieste di contraltare che non sempre trovano risposte adeguate e pronte.
La prima fase del progetto rivolta ai farmacisti si è conclusa, l’adesione è stata buona?Quali sono stati i risultati?
L’adesione è stata buona e soprattutto la risposta ottenuta è stata molto interessante. Ad esempio, è emersa la disponibilità da parte del farmacista di svolgere sperimentazione su integratori alimentari laddove opportunamente implementata e coordinata da figure aziendali e mediche, così come l’importante richiesta di formazione e aggiornamento continuo, perché per il farmacista è fondamentale consigliare prodotti utili sicuri ed efficaci per il cliente!
È già iniziata la seconda fase che prevede il coinvolgimento delle aziende, le domande saranno diverse e orientate ad ottenere quali informazioni?
Il questionario che abbiamo lanciato proprio in questi giorni in collaborazione con AFI è del tutto anonimo e prevede un iniziale inquadramento dell’azienda di appartenenza e della realtà lavorativa per poi procedere nell’analisi delle aspettative e delle posizioni aziendali e personali su aspetti quali lo sviluppo di un prodotto sicuro ed efficace, quindi disgregabile, dissolvibile e disponibile dopo la sua assunzione. Vogliamo capire cosa viene già attuato o cosa sarebbe utile poter implementare per il monitoraggio del prodotto finito, per una adeguata certificazione di qualità e per la dimostrazione di efficacia e sicurezza così come sulla corretta e responsabile comunicazione verso il professionista del settore e verso il consumatore. Certo, tanto è stato fatto in questi ultimi anni, ma vogliamo capire quali siano gli ambiti di miglioramento e quali siano i desiderata delle aziende.
Quali sono le criticità legate alle aziende sul mondo degli integratori?
Le risposte al questionario che speriamo saranno tante e complete ci daranno un’idea certamente molto dettagliata sIa delle criticità che di quanto sia necessario implementare.
Poi sarà il turno dei medici, quali sono le differenze tra questi tre gruppi nell’approccio all’integratore e quali le eventuali problematiche? Secondo Lei qual è la categoria con più difficoltà?
Tutte e tre queste figure sono coinvolte in questa filiera uno dopo l’altro, se le aziende sono certamente coinvolte nello sviluppo dei prodotti, medici e farmacisti sono i dispensatori del consiglio d’uso, il farmacista ovviamente è l’anello finale per l’acquisto da parte del consumatore che continua a prediligerlo rispetto alla GDO ed all’on-line. Non parlerei di criticità ma di opportunità per i nostri tre attori che necessitano di essere messi i n grado di gestire correttamente le richieste di questo grande settore per il quale purtroppo spesso non si è adeguatamente preparati. Come è emerso dall’analisi delle risposte dei farmacisti la formazione e l’informazione tempestiva e completa sono fondamentali, studi sui prodotti finiti e stima delle aziende produttrici sono state dichiarate molto più importanti del costo del prodotto nella scelta del consiglio e della scelta da parte del consumatore. Vedremo grazie al questionario se le aziende ne sono consapevoli.
Come utilizzerete i dati ottenuti?
Come per il questionario precedente pubblicheremo i risultati sia sul Giornale della SIMef che su una rivista del settore.
Sono previste attività di formazione e informazione per far fronte alle problematiche che verranno evidenziate?
Il gruppo di lavoro IAAF (Integratori Alimentari e Alimenti Funzionali) all’interno di SIMeFrealizza regolarmente corsi ed eventi di formazione sia in presenza che on line, sicuramente organizzeremo incontri sia di comunicazione dei risultati sia di formazione sugli item che emergeranno come preponderanti.
A tal proposito facciamo presente che il 12 Ottobre si terrà a Milano l’evento in presenza INTEGRATORI ALIMENTARI AUTORIZZATI E/O IN USO PER MANTENERE NEI LIMITI IL COLESTEROLO EMATICO, FATTORE DI RISCHIO CARDIVASCOLARE.
Concludiamo invitando chi ci legge a partecipare al questionario, come funziona l’adesione e cosa comporta?
Il questionario è libero ed anonimo, si trova sul sito della SIMeF ed è pubblicizzato sui social anche su Linkedin. Non è obbligatorio rispondere a tutte le domande, può essere completato anche parzialmente. Mi permetto di suggerire a chi sia interessato di iscriversi alla nostra società che è molto vivace sia in termini di formazione che di sostegno ai soci.