VITAMINE E MINERALI

IN PANDEMIA:

PERCHÉ UNA CORRETTA INTEGRAZIONE PUÒ ESSERE IMPORTANTE

VITAMINE

Vitamine e minerali sono composti essenziali per il corretto funzionamento degli enzimi metabolici e il potenziamento delle difese immunitarie. Una dieta varia ed equilibrata è in grado di fornire, in genere, tutti i nutrienti che ci sono necessari. Può essere però importante procedere ad un'integrazione aggiuntiva quando l'alimentazione non sia sufficiente o in specifiche condizioni di salute. I medici, negli ultimi anni, stanno coadiuvando molte terapie tramite l'integrazione mirata. Gli integratori non curano, non prevengono le malattie e non sostituiscono i farmaci. Rappresentano un sostegno al corretto funzionamento, però, del nostro sistema immunitario.

L'obiettivo, oggi, è aiutare la popolazione ad affrontare il virus influenzale Covid-19 che mette a dura prova la risposta immunitaria dell'organismo. Allo stesso tempo si rende necessario difendere lo stato di salute dagli effetti indesiderati di alcune misure di lotta alla diffusione pandemica (quali la maggiore sedentarietà. l'isolamento sociale). In questo, l'integrazione di vitamine e sali minerali può rappresentare una risorsa molto importante. Vediamo insieme 5 punti principali relativi all'importanza dell'integrazione nella situazione corrente.

    La dieta mediterranea è un modello dietetico tradizionale che tutt'ora, in Italia, connatura molto lo stile di vita alimentare. Il lifestyle alimentare mediterraneo, tipicamente ricco di pesce, verdura, frutta, cereali integrali, semi oleosi, ovvero fonti alimentari ricche di vitamine e minerali, ha importanti effetti benefici sulla salute umana. Seguendo il modello dietetico mediterraneo, di solito, si raggiunge il fabbisogno di tali nutrienti. Tuttavia, è importante considerare non solo l'apporto dei nutrienti nella dieta ma anche la loro biodisponibilità e assorbimento. L' assunzione regolare di specifici micronutrienti è considerata fondamentale per mantenere il sistema immunitario ben attivo. L' EFSA ha definito essenziali, per un ottimale funzionamento del sistema immunitario, sei vitamine (D, A, C, folato, B6, B12) e quattro minerali (zinco, ferro, rame e selenio). Un recente studio ha analizzato l’influenza dei componenti nutrizionali e nutrigenetici sull’immunità nel quadro della pandemia di Covid-19. L'analisi ha evidenziato che bassi livelli dei componenti nutrizionali possono influire sull'incidenza del virus.

    LA PANDEMIA HA INFLUITO ANCHE SUL LIFESTYLE ALIMENTARE

    A tale proposito è importante, però, considerare anche il contesto in cui viviamo. Molte persone, a seguito delle importanti restrizioni alla mobilità che sono state implementate a livello globale, possono avere maggiori difficoltà ad accedere a verdura e frutta fresche. Lo testimonia un rapporto pubblicato da Information Resources (IRI) e Boston Consulting Group (BCG). Secondo tale rapporto, gli alimenti surgelati hanno subìto un forte incremento nel periodo di pandemia da Covid-19. I dati mostrano un aumento significativo delle vendite di alimenti surgelati in Italia, Francia, Regno Unito, Nuova Zelanda e Stati Uniti. La difficoltà di accesso a prodotti alimentari freschi può comportare anche una maggiore difficoltà a raggiungere il fabbisogno di vitamine e minerali consigliato. Inoltre, la maggiore sedentarietà e la conseguente minore esposizione all'aria aperta ed al sole possono influire anche sull'assorbimento ottimale dei micronutrienti. Si rende quindi evidente la necessità della messa a punto di strategie nutrizionali, anche integrative, per migliorare lo stato di salute della popolazione e, di conseguenza, affrontare l'ondata pandemica con minori conseguenze possibili.

    ELENA RESTA

    Life Science Marketing | Italia

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    Il distanziamento sociale, sempre più spesso unito a misure di confinamento più o meno prolungate, può influire negativamente sulla salute psicologica. La pandemia in corso, quindi, ci offre l’opportunità di rivedere il nostro concetto di salute includendo in esso anche il benessere emotivo. Fare entrare nelle dinamiche giornaliere l’attenzione ai nostri meccanismi e stati emotivi è un passaggio molto importante che può rendere questo momento difficile un’occasione di svolta. La riduzione dell'attività motoria giornaliera, come conseguenza del lavoro da casa, della chiusura delle palestre va considerata non solo in relazione al dispendio calorico giornaliero, ma anche alla riduzione di assorbimento dei nutrienti ed all'insorgenza di difficoltà psicologiche. Gli stati ansiosi, lo stress derivato da cambiamenti spesso dolorose delle proprie abitudini, possono favorire l'indebolimento del sistema immunitario ma anche l'insorgenza di difficoltà psicologiche.


    REGOLARE LE ABITUDINI ALIMENTARI E GLI APPORTI NUTRITIVI È CENTRALE ANCHE PER LA SALUTE MENTALE  

    Un recente studio, condotto da un team di ricercatori dell'Università di Urbino Carlo Bo, ha evidenziato una forte incidenza dei disturbi dell'umore nel campione di studenti universitari sottoposti alle regole di quarantena della primavera 2020. lo studio ha riportato che la costrizione in ambienti chiusi e la perdita di molta socialità hanno portato importanti conseguenze psicologiche nei campione analizzato, che in alcuni casi hanno raggiunto stati depressivi importanti. Quando i disturbi dell'umore si sono fatti più importanti, questi sono ricaduti anche sull'alimentazione. Quest'ultima, in caso di difficoltà psicologiche, si è impoverita di frutta e verdura ed arricchita grassi e carboidrati. Da qui è evidente il rischio di alimentare una spirale negativa che va ad impoverire sia lo stato psicologico che fisico. Lo studio evidenzia il ruolo centrale dell'esercizio fisico per calmierare gli effetti depressivi delle misure sociali di contenimento del virus. Se ne evince la necessità di mantenere monitorata l'alimentazione per andare eventualmente a modificarla ed integrare i nutrienti che vengano a mancare.


    Il nutrizionista britannico Patrick Holford (Institute for Optimum Nutrition, UK) ha co-autorizzato ed inviato al governo una revisione scientifica che posiziona la vitamina C come un importante alleato nella lotta contro l'infezione respiratoria acuta. Il documento, sottoposto a revisione paritaria, sostiene la necessità di testare i livelli di vitamina C nei pazienti COVID-19 e di trattare quelli con una carenza di vitamina C ad alto dosaggio. Lo studio fa parte di una campagna globale, Vitamin C for COVID, che è volta a promuovere l'uso della Vitamina C nel trattamento del Covid-19 nella sua fase acuta.

    VITAMINA C: UN POTENZIALE ALLEATO NELLA LOTTA CONTRO IL COVID-19

    EIT Food - European Institute of Innovation and Technology - promuove il progetto SPIN -SPermidin and eugenol INtegrator-. Si tratta di un progetto internazionale, coordinato dall’Università di Bologna, volto allo sviluppo di un integratore alimentare a supporto della funzione del sistema immunitario nella lotta contro le infezioni da SARS-CoV-2. Il progetto vede coinvolti, come major patners: Imdea Food, Institute of Animal reproduction and food research of the polish academy of sciences, Molino Naldoni, Targeting Gut Disease e Xeda.

    Il progetto persegue lo sviluppo di un integratore alimentare ricco in Spermidina (poliammina del germe di grano). Tale poliammina svolge un ruolo cruciale nel favorire l'autofagia ed è unita ad un olio essenziale antivirale ad ampio spettro, ricco di Eugenolo, che agisce diminuendo la capacità virale di replicazione. L’integratore alimentare in sviluppo ha lo scopo di rinforzare il sistema immunitario aiutando a prevenire l’insorgenza dell’infezione da Covid-19. L’idea di base è offrire una copertura per la popolazione europea per il lasso di tempo in cui il vaccino non sarà disponibile per tutti e, successivamente, per mitigare la gravità dei sintomi e dei contagi con l'uso di un approccio antivirale naturale.

    LA COMUNITÀ EUROPEA, CAPITANATA DA UNIBO, STUDIA UN INTEGRATORE ALIMENTARE COVID-SPECIFICO

    L'Europa punta anche sull'integrazione, nella lotta alla pandemia da Covid-19. In Polonia, Spagna ed Italia sono già previsti programmi di formazione per medici dietisti e nutrizionisti con l’obiettivo di promuovere l’importanza degli integratori alimentari in contesti preventivi e protettivi. La condizione epidemiologia globale richiama alla prudenza massima e sconsiglia assunzioni insufficienti di minerali e vitamine essenziali. In attesa della copertura vaccinale, è importante potenziare al massimo il sistema immunitario della popolazione, riducendo così il numero di infezioni e l’incidenza dei sintomi. L'integrazione non intende sostituire i vaccini attualmente in fase di sviluppo o già a disposizione ma si presenta come un'opportunità concreta, una strategia innovativa nella lotta contro il virus.

    L'INTEGRAZIONE È UNO STRUMENTO IMPORTANTE