Scheda ingrediente
Nutra-D3-VeganTM
Vitamina D3 da Cladonia rangiferina
(polvere 100.000 UI/g; soluzione oleosa 400.000 UI/g)
INTRODUZIONE
Il ruolo biologico della vit. D va oltre la regolazione del metabolismo fosfo-calcico e della mineralizzazione ossea; se una sua grave carenza causa rachitismo, osteomalacia e osteoporosi l’ipovitaminosi è correlata a disfunzioni anche in distretti extra-scheletrici dove sono distribuiti i recettori che ne mediano gli effetti pleiotropici. C’è evidenza scientifica che livelli ottimali di vit. D favoriscano contrazione e trofismo muscolare, contrastino diabete e sindrome metabolica, regolino il sistema immunitario, proteggano quello cardio-vascolare e siano correlati a un minor rischio di alcune neoplasie. La quota nell’organismo dipende per il 20% dall’in-take di precursori dietetici inattivi (D2 e D3) e per l’80% dalla bioattivazione cutanea del 7-deidrocolesterolo indotta dagli UVB. La D2 (ergocalciferolo) deriva dagli alimenti vegetali mentre la D3 (colecalciferolo) è abbondante in pesci e formaggi grassi, fegato, burro e uova; secondo alcuni studi confermati da metanalisi (Tripkovic et al. Am J Clin Nutr. 2012) la D3 ha una efficienza di bioattivazione e potenza relativa superiori alla D2. Nutra-D3-VeganTM contiene colecalciferolo da lichene (Cladonia rangiferina) adatto all’assunzione da parte dei vegani, una sub-popolazione ad elevato rischio di stabile ipovitaminosi D avendo l’ergocalciferolo quale unica fonte alimentare della vitamina. Nutra-D3-VeganTM può rappresentare un’importante opportunità formulativa per aiutare questi soggetti, che non assumono alimenti animali e rifiutano integratori e farmaci a base di D3 standard ottenuta a partire da grasso di lana.
MECCANISMO D'AZIONE
Dopo assorbimento orale la D3 è bioattivata a 1,25-(OH)2-D, calcitriolo, attraverso due step d’idrossilazione (a livello epatico in 25 e renale in posizione 1); i livelli plasmatici di 1,25-(OH)2-Drappresentano la riserva di vitamina D dell’organismo dal momento che, pur accumulandosi nel tessuto adiposo, la vitamina vi resta sostanzialmente sequestrata e viene liberata solo in seguito a lipolisi. Alcuni autori tra cui Armas LA, Hollis BW e Heaney RP (J Clin Endocrinol Metabol. 2004) hanno ipotizzato che l’integrazione dietetica con D2 sarebbe meno efficace di quella con D3 nell’elevare le concentrazioni di derivato 25-idrossilato a causa o di un fenomeno di competizione sull’enzima o per un aumentata degradazione del metabolita intermedio dovuta a induzione enzimatica provocata dallo stesso ergocalciferolo quando questo diventa la fonte dietetica preminente, se non unica.
1,25-(OH)2-D si lega a recettori cellulari specifici (VDR) appartenenti alla superfamiglia di quelli per gli steroidi, situati nei numerosi tessuti sensibili alle sue azioni ormonali. Esistono due isoforme recettoriali: una è quella nucleare che come eterodimero con RXR (Retinoid X Receptor) attiva la trascrizione di mRNA per centinaia, forse migliaia, di geni legandosi a sequenze specifiche del DNA dette VDRE (Vitamin D Responsive Elements); l’altra è un recettore di membrana preposto alle risposte rapide al segnale di binding (messe in atto attraverso secondi messaggeri o per attivazione di protein chinasi).
EFFICACIA
Nutra- D3-VeganTM da lichene apporta colecalciferolo 100 % vegetale senza variazioni d’efficacia nutrizionale e salutistica rispetto alla vitamina standard usata di routine in integratori e alimenti fortificati; somministrato a dosi di 2000 UI/die (il massimo ammesso dall’attuale normativa) contribuisce, insieme a una corretta esposizione solare, a ripristinare livelli plasmatici desiderabili (> 30 ng/ml) di 25-OH-D, il metabolita intermedio considerato come marker dello status vitaminico di un individuo. L’omeostasi della vit. D non solo supporta la salute di tutto l’apparato muscolo-scheletrico, ma migliora anche la sensibilità insulinica, regola il tono dell’umore, favorisce i processi cognitivi, sostiene i livelli di vari ormoni. E’ rilevante, inoltre, che le cellule immunitarie presentino VDR per permettere a questa vitamina (ancor prima che stimolare) di determinare un’ideale tolleranza immunitaria proteggendo l’organismo da una prolungata ed eccessiva esposizione alle citochine e altri mediatori di flogosi (Hewison 2012). Essa sembrerebbe anche indurre uno shift verso le popolazioni cellulari Th2 che in certi quadri clinici può essere desiderabile. La protezione offerta dalla vit. D verso alcune infezioni respiratorie virali dipenderebbe dall’induzione di peptidi citotossici (in particolare le catelicidine) e dal potenziamento dell’immunità innata. Le catelicidine agirebbero scompaginando l’assetto lipidico dell’envelope virale e, nel caso di alcuni virus, ostacolandone l’ingresso nelle cellule (Yano et al. 2009).
IMPIEGO E PROCEDURA D’UTILIZZO
Nutra- D3-VeganTM è disponibile in due forme a diversa potenza ottenute a partire da un unico estratto di Cladonia rangiferina (DER = 10:1): una soluzione oleosa (colecalciferolo 400.000 UI/g in olio d’oliva) e una polvere (colecalciferolo 100.000 UI/g estratto adsorbito e standardizzato tramite maltodestrine). La polvere è adatta adatta a formulare forme farmaceutiche solide come capsule, compresse e granulati idrodispersibili mentre la soluzione si presta alle tradizionali gocce oleose (anche in associazione ad altre vitamine e attivi liposolubili) oppure alle softgel. Dal momento che 1 µg di vitamina D3 pura corrisponde a 40 UI, occorrono 20 mg di Nutra- D3-VeganTM in polvere e 5 mg di soluzione oleosa per apportare 2000 UI (apporto giornaliero massimo ammesso negli integratori). Entrambi gli ingredienti devono essere conservati in luogo fresco, protetti dall’azione degradativa dell’ossigeno atmosferico e della luce.