Datteri al burro: la colazione perfetta
Ascolta
l'articolo!
PODCAST
Ascolta l'articolo!
Voce: Giulio Fezzardini
TKS Publisher / Redazione NH Italia
Cosa direste se a colazione, di primo mattino, vi servissero datteri da spalmare con burro?
Ho già ricordato un intervento radiofonico di un illustre dietologo che in poche battute, parlando di colazione ideale, ha letteralmente demolito i miei amati cappuccino e cornetto.
Per sentirmi meno in colpa ora aggiungo al mio risveglio spremuta di arance fresca e integratori nutrizionali.
Ebbene non credo che la colazione al dattero con burro sarebbe stata nella top ten degli ingredienti suggeriti dall’illustre clinico.
Perché questo incipit?
Le festività natalizie impongono spesso nei tradizionali cesti dono, oltre alla dotazione base panettone, spumante, lenticchie, cotechino, torrone, una confezione di datteri. Il perché non so, ma tento una spiegazione che ha radici in un passato che ricordo ancora bene in cui il pranzo, o i pranzi di Natale e Pasqua erano un avvenimento atteso tutto l’anno in cui si mangiava tanto e bene e dove la star indiscussa del momentum era il mattarello con nonna annessa.
Oggi le cose sono cambiate, se vogliamo dal punto di vista gastronomico può essere Natale tutto l’anno.
Ma nella mia infanzia a Natale si mangiavano “cose” che per il loro costo normalmente non transitavano per le nostre tavole.
Se vogliamo è la situazione plasticamente descritta nella celeberrima Christmas Carol di Charles Dickens.
Ebbene, tra gli alimenti esotici del fine pranzo natalizio della mia infanzia non mancavano mai i datteri: confezione oblunga, bordo arrotondato, bastoncino di plastica: oggi sono ancora esattamente così. Immutabili come il rosso Coca Cola. Se vogliamo una presenza rassicurante nel turbinio di un consumismo che frantuma e mescola di tutto.
Passate le feste, datteri dimenticati.
Tornando al mio incipit, in età adulta ho vissuto un periodo in cui i datteri sono tornati prepotentemente alla ribalta nel mio contesto dietetico e relazionale oltre il cesto natalizio.
Negli anni novanta mi sono recato spesso in Algeria per lavoro. Paese e persone splendide. Ho vissuto momenti molto belli. Tra i colleghi uno, ma non era il solo, era solito fare colazione con datteri spalmati di burro.
Preso dall’atmosfera e dal clima conviviale non mi sono tirato indietro. Non solo. Ho cominciato a ossessionare amici e parenti con confezioni regalo che mi portavo da Algeri di datteri ricoperti di glassa zuccherata in splendide confezioni cellophanate.
Per motivi facilmente immaginabili sono poi rientrato in altri ranghi dietetici.
Tuttavia il dattero mi ha aperto finestre decisamente intriganti sulla bellezza e fantasia della natura che alle popolazioni di quei climi, una amplissima fascia geografica che va dal Mediterraneo al Medio Oriente, offre nutrimenti con benefici che la scienza alimentare sta studiando ed evidenziando da tempo.
Frutto ricco in carboidrati, vitamine, composti fenolici, fibre alimentari, il dattero vanta caratteristiche che ne fanno un elemento nutrizionale di tutto rispetto per la nostra salute.
La sintesi è immediata. Inserire il dattero nella nostra alimentazione, in una dieta bilanciata e ragionata, può certamente aiutare e incoraggiare il nostro benessere.
Purtroppo anche il dattero più volonteroso in un contesto natalizio dominato da ravioli, lasagne, cotechini, zamponi, non ha molte possibilità di esprimersi al suo top nei confronti dei nostri valori sanguigni.
Detto questo sarebbe affascinante aprire un capitolo sui breakfast tradizionali in altri Paesi. Diciamoci la verità: quando in qualche film americano vediamo colazioni a base di uova, pancetta, caffè a litri, pancakes con sciroppo, non ci viene l’acquolina in bocca? E che dire delle sontuose colazioni di tanti alberghetti tedeschi dominate da torte, salsicce, marmellate e frutti di bosco?
Sui vari breakfast potremmo aprire un capitolo infinito e non è escluso che lo faremo.
Per il momento, spinto dalla atmosfera del momento, ho effettuato un cambiamento temporaneo: panettone al posto del cornetto.
Buon Natale!
Giulio Fezzardini
Redazione NH Italia
TKS Publisher
Italia