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NUTRA HORIZONS

Produzione agroalimentare, sprechi e malnutrizione sono per la SINU le sfide urgenti da affrontare insieme
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Al centro della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’impegno per politiche coese e il coinvolgimento delle nuove generazioniper nutrire il futuro
Come ogni anno, il 16 ottobre, il mondo celebra la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, un’importante occasione per riflettere sul diritto di ogni persona a un’alimentazione adeguata e per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alla sicurezza alimentare e alla nutrizione. Il tema scelto per l’edizione 2025 è “Mano nella mano per un’alimentazione e un futuro migliori”.
“Dobbiamo unire competenze scientifiche, responsabilità sociale e impegno educativo ed investire sulle nuove generazioni per garantire un futuro basato su scelte alimentari più consapevoli, sostenibili e salutari”, ha dichiarato la prof.ssa Anna Tagliabue, presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). “Significa camminare insieme, mano nella mano appunto, — istituzioni, cittadini, scuole, professionisti...
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Al centro della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’impegno per politiche coese e il coinvolgimento delle nuove generazioniper nutrire il futuro
Come ogni anno, il 16 ottobre, il mondo celebra la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, un’importante occasione per riflettere sul diritto di ogni persona a un’alimentazione adeguata e per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alla sicurezza alimentare e alla nutrizione. Il tema scelto per l’edizione 2025 è “Mano nella mano per un’alimentazione e un futuro migliori”.
“Dobbiamo unire competenze scientifiche, responsabilità sociale e impegno educativo ed investire sulle nuove generazioni per garantire un futuro basato su scelte alimentari più consapevoli, sostenibili e salutari”, ha dichiarato la prof.ssa Anna Tagliabue, presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). “Significa camminare insieme, mano nella mano appunto, — istituzioni, cittadini, scuole, professionisti della salute e del settore agroalimentare — per costruire e diffondere un modello nutrizionale che rispetti l’ambiente, valorizzi la cultura alimentare e promuova il benessere collettivo”.
I sistemi agroalimentari sono all’incrocio di sfide senza pari. In un mondo che sembra sempre più fragile, dove numerosi sono i conflitti, i cambiamenti climatici distruggono equilibri secolari e le disuguaglianze si amplificano: la terra che coltiviamo, l’acqua che beviamo e la biodiversità che ci nutre sono sotto minaccia. Il rapporto “Prospettive agricole 2025-2034” dell'OCSE e della FAO prevede che la produzione agricola e ittica globale aumenterà del 14% nel prossimo decennio per soddisfare la tendenza principale di un aumento del consumo di alimenti di origine animale, principalmente da parte di una popolazione in crescita e più urbanizzata nei paesi a reddito medio. Il sistema agroalimentare è già responsabile di oltre un terzo (circa 17 318 ± 1675 TgCO2eq/anno) delle emissioni globali dirette e indirette di gas serra (GHG), esercitando un notevole impatto su terra, acqua e altre risorse naturali. Di questo totale, il 57% è attribuibile alla produzione di alimenti di origine animale. In questo contesto, ad aggravare la situazione c’è l’inefficienza lungo tutta la catena di approvvigionamento dell'attuale sistema alimentare, che comporta significative perdite di cibo durante la produzione, la trasformazione, il trasporto e lo stoccaggio. La portata dello spreco alimentare, con circa 1,3 miliardi di tonnellate/anno di cibo destinato al consumo umano perso o sprecato a livello globale, è una sfida. Il Food Waste Index Report 2024 stima che nel 2022 siano stati generati 1052 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari nei settori domestico, della ristorazione e della vendita al dettaglio, con una media pro capite di 132 chilogrammi all'anno. In Italia nei primi mesi del 2025, i dati raccolti dal Waste Watcher Italia hanno evidenziato uno spreco medio di 88,3 grammi al giorno.
“Con la revisione dei LARN e la nuova rappresentazione grafica della Piramide Alimentare abbiamo contribuito a costruire le basi per il cambiamento. Sono due importanti documenti in grado di orientare le scelte alimentari verso modelli alimentari moderni, sostenibili, salutari e plant-based, fondate su evidenze scientifiche e orientate al benessere delle persone e del pianeta”, continua la Presidente Tagliabue.
In questo contesto, secondo un nuovo rapporto diffuso dall'UNICEF, quest'anno l'obesità ha superato il sottopeso come forma più diffusa di malnutrizione, interessando 1 bambino in età scolare e adolescenziale su 10, ovvero 188 milioni; l'obesità supera ora il sottopeso in tutte le regioni del mondo, ad eccezione dell'Africa subsahariana e dell'Asia meridionale.
Sovrappeso e obesità sono spesso associate a problemi di salute, come ipertensione, glicemia elevata e livelli anomali di lipidi nel sangue, che possono persistere nell'età adulta, aumentando il rischio di malattie non trasmissibili, tra cui il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Il sovrappeso e l'obesità sono anche associati a bassa autostima, ansia e depressione tra i bambini e gli adolescenti.
“I genitori sopportano il peso emotivo dei problemi di salute dei loro figli e l'onere finanziario delle spese mediche più elevate e della perdita di reddito per prendersi cura di loro. Le economie di tutto il mondo stanno già lottando con l'aumento dei costi sanitari e la riduzione della produttività della forza lavoro a causa dell'aumento del sovrappeso e dell'obesità. Milioni di bambini e adolescenti crescono in ambienti in cui bevande zuccherate, snack salati e dolci, e fast food sono facilmente accessibili e commercializzati in modo aggressivo. Questi ambienti alimentari malsani stanno portando a diete sbilanciate povere di vitamine, minerali e composti bioattivi, e a un aumento del sovrappeso e dell'obesità tra i bambini e gli adolescenti, anche in paesi che ancora lottano contro la denutrizione infantile”, spiega la Prof.ssa Francesca Scazzina, Consigliera SINU.
L’indagine nazionale OKkio alla salute ha evidenziato come in Italia, nel 2023, i bambini in sovrappeso erano il 19% e gli obesi il 10%. L’abitudine a non consumare la prima colazione (11%) o a consumarla in maniera inadeguata (37%), così come la fruizione di una merenda abbondante di metà mattina (67%), mostra un trend in aumento. Anche il consumo non quotidiano di frutta e/o verdura dei bambini, secondo quanto dichiarato dai genitori, rimane elevato (26%). Il 19% dei bambini non ha svolto alcuna attività fisica il giorno precedente l’indagine e il 45% dei bambini ha trascorso più di 2 ore al giorno davanti a TV/videogiochi/tablet/cellulare.
A fianco della crescente obesità, i livelli di fame nel mondo hanno raggiunto livelli allarmanti dall'inizio della pandemia di COVID-19 e, secondo le stime delle Nazioni Unite e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 733 milioni di persone(il 9,2% della popolazione mondiale) sono denutrite. Ciò significa che l'SDG2, volto a porre fine alla fame e all'insicurezza alimentare, potrebbe non essere raggiunto. Inoltre, si prevede che la popolazione a rischio di fame aumenterà dell'8% entro il 2050. In Italia nei primi mesi del 2025, i dati raccolti dal Waste Watcher Italia hanno evidenziato un FIES (Food Insecurity Experience Scale) moderato e severo del 13,95%: è un indice di insicurezza alimentare che misura il livello di accesso delle persone al cibo adeguato e nutriente.
“Cambiamenti climatici, disuguaglianze sociali, degrado ambientale sono solo alcune delle complesse sfide che stiamo affrontando e che necessitano di politiche globali, mirate e coordinate, per garantire un futuro migliore e più sostenibile. Attraverso ricerca scientifica, educazione nutrizionale e politiche alimentari responsabili, la SINU è impegnata quotidianamente per costruire un futuro in cui la sostenibilità e la salute vadano di pari passo, garantendo a tutti un’alimentazione più consapevole, equa e rispettosa dell’ambiente”, conclude la Presidente SINU.
In che modo sono stati coinvolti i portatori di interesse?
Durante l'aggiornamento abbiamo avviato una consultazione pubblica e abbiamo ricevuto commenti da un'ampia gamma di portatori di interesse, tra cui esponenti del mondo accademico, gruppi di consumatori, industria, ONG e pubblico in genere, per un totale di oltre 700 commenti. Tutti i commenti ricevuti, insieme alle nostre risposte, sono disponibili al pubblico in forma di allegato alla guida. Abbiamo anche organizzato un colloquio scientifico nel maggio 2023 per discutere le tendenze attuali della ricerca alimentare e garantire che i nostri metodi di valutazione del rischio rimangano efficaci. Ora che la guida è stata pubblicata, la presenteremo in seminari, conferenze e altri eventi. Restate sintonizzati sui nostri canali per gli aggiornamenti!
Questa guida riguarda anche gli alimenti derivati da colture cellulari?
Sì, la guida si applica a tutte le richieste di valutazione di nuovi alimenti, comprese quelle per gli alimenti e ingredienti alimentari derivati da colture cellulari.
L'aggiornamento ridurrà la necessità di test sugli animali?
Il nostro obiettivo è ridurre al minimo i test sugli animali, in linea con la più ampia strategia dell'UE per la loro graduale eliminazione. Raccomandiamo ai richiedenti di utilizzare metodi alternativi convalidati quando possibile. Se sono necessari studi sugli animali, questi devono essere conformi agli standard dell'UE e i richiedenti devono condurre un'attenta revisione della letteratura scientifica prima di procedere con qualsiasi studio in vivo.
In che modo ciò protegge i consumatori?
Nell’UE vigono alcuni dei più alti standard di sicurezza alimentare al mondo. Il ruolo dell'EFSA è quello di garantire che ogni nuovo alimento sia sicuro per il consumo dell’uomo nell'ambito degli usi per esso proposti. Una volta completata la nostra valutazione, spetterà alla Commissione europea e alle autorità nazionali dell'UE assumere decisioni sull'approvazione e la commercializzazione, compresi i requisiti in fatto di etichettatura. Il nostro obiettivo è garantire che tutti i nuovi alimenti presenti sul mercato siano sicuri e non sfavorevoli dal punto di vista nutrizionale.

Dal 2022 il Paese dell’Africa occidentale ha registrato una perdita di produzione del 30%, provocando importanti conseguenze sulla popolazione locale e squilibri sul mercato mondiale. Un processo che però non è irreversibile. Mani Tese propone...
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Il 7 luglio è la Giornata internazionale del cacao. Mani Tese richiama l’attenzione sulla situazione della Costa d’Avorio, primo produttore mondiale oggi in crisi
Dal 2022 il Paese dell’Africa occidentale ha registrato una perdita di produzione del 30%, provocando importanti conseguenze sulla popolazione locale e squilibri sul mercato mondiale. Un processo che però non è irreversibile. Mani Tese propone un’alternativa almodello attuale
Milano, 30 giugno 2025 - Il 7 luglio è la Giornata internazionale del cacao, un’occasione importante per riportare l’attenzione su questa materia prima, oggi attraversata da momenti di crisi e cambiamento, come evidenzia Mani Tese, organizzazione non governativa impegnata da oltre sessanta anni sullagiustizia economica, sociale, e ambientale.
L'Europa è uno snodo centrale nel commercio e nella trasformazione del cacao e domina la produzione globale di cioccolato, e l’Italia è la seconda manifattura per prodotti finiti. Inoltre il
prezzo di quella che viene consideratauna commodity è aumentato del 170% durante il 2024, superando la quotazione di 12mila euro alla tonnellata nei mercati internazionali. Situazione che è il risultato di differenti fattori ambientali, sociali, economici e politici.
Per comprendere queste dinamiche Mani Tese richiama l’attenzione sulla Costa d’Avorio, che l’organizzazione sta seguendo con un focus specifico dal2023 e sul quale sta avviando alcuni interventi.
A partire dalla fine degli anni Settanta il Paese dell’Africa occidentale si è infatti affermato come il primo produttore mondiale di cacao con un volume oggi pari al 45% di quello globale. Una posizione che ha mantenuto fino a quando, tra il 2022 e il 2024, ha registrato una perdita di produzione del 30%, che ha avuto conseguenze sulla popolazione locale e ha provocato squilibri sulmercato mondiale.
“Quando per la prima volta nel 2023 abbiamo visitato alcune piantagioni di cacaoin Costa d’Avorio, incontrando i membri di diverse cooperative di produttori, abbiamo toccato con mano il fatto che molte famiglie sia ivoriane sia migrate da Paesi vicini dipendono dalla coltivazione del cacao - dichiara Giuseppe Stanganello, presidente di Mani Tese-. Questa era a rischio a causa dell’ impoverimento delle terre, delle malattie delle piante e del prezzo troppobasso riconosciuto ai produttori. Abbiamo scoperto inoltre che molte delle persone incontrate lavoravano da sempre nella coltivazione del cacao ma non avevano mai assaggiato il cioccolato”.
Questi processi non sono però irreversibili. Iniziano infatti a essere sempre più diffusi gli esempi di sistemi rigenerativi che abbattono l'impatto dei patogeni, aumentano la produttività per ettaro e migliorano le remunerazioni dei coltivatori, rendendo di nuovo sostenibile la coltivazione di cacao.
“È dagli incontri con storie di vita di donne, uomini e famiglie che nascel’impegno di Mani Tese nella filiera del cacao in Costa d’Avorio -conclude Stanganello-. Il nostro obiettivo è accompagnare un processo di cambiamento nelle modalità di produzione rendendole più sostenibili e resilienti con le tecniche dell’agroecologia e dell’agroforestazione, per valorizzare il ruolo nella filiera di produttrici e produttori, riconoscendo loro un giusto compenso. Infine vogliamo sostenere la trasformazione locale del cacao e promuovere il consumo locale del cioccolato, che ha proprietà nutrizionali importanti per arricchire la dieta, in particolare di donne in gravidanza e allattamento e di bambini”.

4° Simposio Sifnut a Milano
Si terrà a Milano (Hilton Garden Inn Milan North) il 25 ottobre prossimo il 4° Simposio Sifnut (Società italiana formulatori in nutraceutica).
Tre i capisaldi per lo sviluppo di un prodotto di qualità che verranno affrontati dalle diverse relazioni in programma...
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4° Simposio Sifnut a Milano
Si terrà a Milano (Hilton Garden Inn Milan North) il 25 ottobre prossimo il 4° Simposio Sifnut (Società italiana formulatori in nutraceutica).
Tre i capisaldi per lo sviluppo di un prodotto di qualità che verranno affrontati dalle diverse relazioni in programma:
1) Farmacologia - Lo studio dei meccanismi farmacodinamici alla base dell’azione dei nutraceutici rappresenta una conditio sine qua non per una corretta formulazione. Infatti, attraverso gli studi farmacodinamici è possibile non solo individuare attivi funzionali e relativi pathways d’azione, ma anche evidenziare eventuali criticità in termini di interazioni, assorbimento, e biodisponibilità, ponendo le basi su cui costruire una corretta tecnologia di delivery.
2) Tecnologia - L’efficacia di un qualsiasi attivo non dipende esclusivamente dalla scelta del nutraceutico o dal dosaggio utilizzato, ma anche da una sua corretta formulazione biofarmaceutica. Forme a rilascio modificato sito/tempo/velocità specifiche possono essere utilizzate per sopperire alle problematiche di scarsa efficacia che spesso si riscontrano con le forme convenzionali nel trattamento o come adiuvanti al tratta-mento di specifiche patologie. Nuove tecnologie formulative associate allo sviluppo di specifiche tecnologie di delivery rappresentano un settore di ricerca chiave per migliorare non solo l’efficacia terapeutica, ma anche la stabilità, l’organolettica ed in generale la performance globale del formulato.
3) Testing - Le idee formulative e le tecnologie implementate dovrebbero essere validate da studi che ne avvallino la reale efficacia. A tal proposito indagini preliminari in vitro o sugli animali se correttamente concepite costituiscono il primo step verso la conferma dell’efficacia del nutraceutico. I più recenti modelli in vitro disponibili permettono infatti di stimare in maniera accurata i potenziali effetti del prodotto in vivo, offrendo risultati preliminari su cui costruire una sperimentazione clinica realmente utile e scientificamente attendibile. La sperimentazione clinica infine rappresenta l’ultimo step di ricerca dell’efficacia e della sicurezza del prodotto che completa il processo di ricerca e sviluppo ideale del formulato.

