Editoriale


CRISTIANA GIUSSANI
Medical Advisor & Liaison, Italia
MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO
di NUTRA HORIZONS ITALIA
Cristiana Giussani
Nata a Milano nel 1962, laureata in Scienze Biologiche, mi dedico alla ricerca di base presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in Oncologia Sperimentale per quattro anni con borse di studio dell’AIRC.
Nel 1989 inizio un percorso di 14 anni nell’industria farmaceutica occupandomi di ricerca clinica del farmaco fino a ricoprire la posizione di Head of Clinical Operations.
La mia attuale occupazione come Medical Science Liaison inizia nel 2001 quando, lasciato il mondo farmaceutico, inizio a trasferire la mia esperienza nel Food ed in particolare sugli integratori alimentari e dispositivi medici.
Oggi collaboro con aziende del settore Food nello sviluppo di integratori alimentari e dispositivi medici e seguo, per aziende di strumentazione medicale, progetti di Point of Care sulla diagnostica rapida ed autoanalisi extra ospedalieri.
Scrivo su alcune testate giornalistiche di settore. Dal 2015 sono coordinatrice del gruppo di Medicina Complementare ed Integrata della Società Italiana di Medicina Farmaceutica.
Bio...
Ormai da più di 100 anni si parla di microbiota e probiotici, e come riportato in figura 1, lo studio del microbiota intestinale negli ultimi 10-12 anni è cresciuto fino a raggiungere numeri davvero considerevoli. Lo sforzo scientifico si è rivolto a indagini sulle più disparate ipotesi di azione da parte di questo “nostro” organismo sul benessere e la salute, nonché sulla longevità nel genere umano. Gli studi sul suo ruolo, lo hanno visto sempre più coinvolto nella regolazione di molteplici fattori, da quello infiammatorio a quello immunitario, che determinano le condizioni di salute dell’ospite con cui crea un rapporto simbiotico ancor prima della nascita.
Figura 1. Grafico del numero di articoli e citazioni sul microbiota intestinale (PubMed luglio 2025)
Non da meno è l’impegno scientifico dedicato allo studio sui probiotici (Figura 2) che ne ha dimostrato l’efficacia negli ambiti più disparati per la salute umana, tralasciando quanto viene sviluppato per tutti gli impieghi industriali e di altro tipo. Esistono batteri, ad esempio, che vengono utilizzati nel restauro e pulitura di opere d’arte e beni culturali con risultati sorprendenti e con un basso impatto ambientale, pensate quanto sono utili e versatili questi nostri alleati.
Figura 2. Grafico del numero di articoli e citazioni sui Probiotici (PubMed luglio 2025)
È emblematico osservare come a giugno 2025 sia già stata superata come numerosità la metà dei lavori pubblicati nell’anno precedente per entrambi gli argomenti di studio. Già nel 1998 il neurobiologo Michael D. Gershon scrisse un libro “Il secondo cervello”, in cui riconobbe l’intestino come un vero e proprio “cervello”, dotato di una fitta rete nervosa e operante in sintonia con il sistema nervoso centrale. Oggi è ormai accertato che esiste una connessione bidirezionale tra questi due organi, strettamente legata all’attività del nostro microbiota intestinale, il “Gut Brain Axis”. Oltre al nervo vago, molti neurotrasmettitori intervengono in questa collaborazione e la sintesi di queste molecole è spesso modulata direttamente o indirettamente dal microbiota intestinale.
Il microbiota umano è presente in vari distretti corporei e colonizza la pelle e diverse cavità mucose (nasale, orale, polmonare e vaginale), tuttavia, è nel tratto gastrointestinale che questi organismi raggiungono densità straordinarie. Infatti, qui trilioni di batteri, funghi e virus coesistono in simbiosi tra loro e con l'ospite per un potenziale beneficio reciproco. Negli ultimi 20 anni sono stati chiariti i ruoli fondamentali del microbiota che non si limitano alla protezione contro i patogeni, ma operano nella regolazione delle funzioni metaboliche, endocrine e immunitarie e nell'assorbimento di nutrienti e farmaci. Sia che facciano parte di un microbiota o meno, i batteri preferiscono vivere in comunità e per costruirle comunicano e interagiscono tra loro sostenendosi a vicenda, con processi metabolici di scambio nutrizionale (crossfeeding).
Sono anche in grado di valutare il numero di 'se stessi' e determinare se altre specie batteriche presenti disturbano la comunità, attraverso il processo conosciuto come” quorum sensing” che permette al microbiota di restare in equilibrio. A partire dalla vita fetale fino a quella adulta il nostro microbiota, da astuto simbionte, si modifica in base alla nostra età, alimentazione e stile di vita. Recentemente grazie a nuove tecniche genetiche, si è scoperto che l'intestino fetale non è un ambiente totalmente sterile come si è sempre pensato e che la madre può passare al feto metaboliti che condizionano la composizione del microbiota fetale. Alla nascita poi il tratto gastrointestinale del nascituro viene a contatto con il microbioma materno e questa “contaminazione” continua nei primi giorni di vita. Nelle prime 24-48 ore di vita la colonizzazione del tratto gastrointestinale viene influenzata da diversi fattori, quali il tipo di parto, di allattamento e di ambiente circostante. Questa evoluzione della diversità batterica intestinale si assesta intorno ai 5-6 anni di vita, motivo per cui è molto importante limitare nell’infanzia ripetuti trattamenti farmacologici, in particolare quelli con antibiotici. Ogni essere umano adulto possiede un proprio e unico microbiota che tende a tornare sempre al suo equilibrio (eubiosi), anche quando un qualunque evento o agente esterno lo compromette (disbiosi). Quando la disbiosi permane, si sviluppano malattie gastrointestinali e non solo, la vasta letteratura disponibile testimonia come un microbiota intestinale alterato sia coinvolto anche in disturbi neurologici e metabolici quali ansia, depressione, autismo, diabete e obesità. In tutti questi casi la supplementazione con probiotici è molto utile e spesso supportata dalle stesse linee guida come, ad esempio, quelle sull’IBS o le IBD. Ma non sempre questo è possibile, soprattutto nelle nuove aree di applicazione.
Quello dei probiotici è un ambito in continua evoluzione e l’Italia è un leader importante per lo sviluppo, la commercializzazione e il consumo di questi prodotti. Mentre la normativa vigente è già molto attenta agli aspetti legati alla sicurezza dei probiotici, serve più attenzione alla ricerca documentale di evidenze sull’efficacia dei prodotti finiti. Non dovrebbe essere la quantità delle unità formanti colonie del monoceppo o la quantità di ceppi di un consorzio, o l’associazione con il botanical e il suo claim a guidare la scelta del trattamento. Data la complessità dell’organismo che si vuole modificare con questi trattamenti e visto anche l’impegno economico che questi prodotti comportano per il consumatore, come capire quale sia il consiglio più corretto? Il mercato degli integratori ci propone in continuazione nuovi prodotti monoceppo, pluriceppo, simbiotici e postbiotici, ma quanti di questi prodotti hanno una documentazione scientifica valida a riprova della loro efficacia? A voi la risposta.
Probiotici e microbiota i nostri alleati
per la salute


Riferimenti bibliografici
- Ghaffar, T., Ubaldi, F., Volpini, V., Valeriani, F. & Romano Spica, V. (2024). The Role of Gut Microbiota in Different Types of Physical Activity and Their Intensity: Systematic Review and Meta-Analysis. Sports, 12, 221.
- Li, T., Yin, D. & Shi, R. (2024). Gut-muscle axis mechanism of exercise prevention of sarcopenia. Frontiers in Nutrition, 11, 1418778.
- Barry, D.J., Wu, S.S.X. & Cooke, M.B. (2024). The Relationship Between Gut Microbiota, Muscle Mass and Physical Function in Older Individuals: A Systematic Review. Nutrients 2025, 17, 81.
- Li, W., Sheng, R-W., Cao, M-M. & Rui, Y-F. (2024). Exploring the Relationship Between Gut Microbiota and Sarcopenia Based on Gut-Muscle Axis. Food Science & Nutrition, 12, 8779-8792.
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