IL FORMULATORE MISTERIOSO

SAI CHI HA CREATO IL TUO COSMETICO PREFERITO?

A chi non è mai capitato di chiedersi quale mano ci fosse dietro il fondotinta, il rossetto o il bagnoschiuma che usiamo abitualmente? 

Probabilmente a tutti, e certamente quasi mai questa curiosità ha trovato una risposta.. 

Un prodotto cosmetico nasce da un’attenta valutazione marketing: individuare un bisogno, identificare una nicchia, studiare un “messaggio”; E sono tutte attività indispensabili. Però alla fine serve sempre che ci sia un formulatore o un gruppo di formulatori che “faccia la magia” e trasformi l’idea in realtà. 


    INTRODUZIONE

    Il paragone con gli stilisti di moda, per comprendere il concetto, è molto intuitivo: se compro un vestito di Armani, non ho dubbi che dietro la sua creazione ci sia il Maestro e/o il suo team di stilisti. Se compro un abito di Chanel, chiaramente non mi aspetto che l’abbia disegnato Madame Coco, ma so che dietro al pool di stilisti c’era Karl Lagerfeld prima e Virginie Viard dopo la sua morte.  

    Ma chi è lo “stilista formulatore” della Crema Supreme Nera di Armani? O del siero N°1 di Chanel? Impossibile da sapere.. sui rispettivi siti si trovano tutte le info marketing, commerciali, la lista INCI ma nessun riferimento a chi ha ideato questi prodotti o li ha realizzati.  

    IL FORMULARE COME STILISTA DEL PRODOTTO 

    SANDRO BALLARIANO

    www.sandroballariano.com | Italia

    Bio...

    Che si tratti di un brand prettamente cosmetico: MAC, L’Oreal, Estee Lauder ecc. o di un brand che fa anche cosmetici: Chanel, Dior, Yves Saint Laurent ecc. 

    Una formulazione nasce sempre dall’intuizione e dall’esperienza di un formulatore, che dopo averla definita su carta, facendo lo slalom tra i mille paletti marketing e commerciali, inizia un lungo lavoro di prove di laboratorio alle quali seguono mesi di “stabilità” per verificarne la resistenza alla temperatura, agli shock termici, la compatibilità con il packaging ecc. 


    Questo lavoro, nel migliore dei casi, dura 5/6 mesi ma spesso può richiedere più di un anno; Infatti quando non si superano le prove di stabilità è necessario fare delle modifiche e ricominciare tutto... 

    Capito ciò è chiaro che più è bravo il formulatore, più esperienza ha, maggiore sarà la possibilità di abbreviare questo processo con una conseguente riduzione dei costi.  

    E’ quindi indiscutibile che il formulatore (il pool di formulatori) è la star indiscussa di un prodotto cosmetico, o almeno cosi dovrebbe essere. Esattamente come uno stilista lo è dell’abito che ha creato. 

    COME NASCE UN PRODOTTO COSMETICO? 

    Questa domanda non ha una risposta.. o meglio io non la conosco. Personalmente sono dell’idea che dare un anima ad un prodotto possa portare infiniti riscontri positivi..  

    Sarebbe bello che in futuro sul packaging del prodotto finito potessimo trovare la dicitura: “Formulated By XXX”, in modo che il consumatore possa imparare ad apprezzare lo stile di quel formulatore ed a ricercarlo anche in altri prodotti da lui creati.  

    Nulla di diverso rispetto a quanto accade in altri settori, anche più distanti dal mondo glamour, come ad esempio in architettura. D’altronde se andiamo a vedere la Sagrada Famìlia a Barcellona ci andiamo per vedere un opera di Gaudì, e se rimaniamo impressionati dalla sua cifra stilista magari poi saremo curiosi di vere altre opere del celebre architetto come: la Casa Batllò, Casa Milà o Casa Vicens.  

    PERCHÉ NESSUNO DA RISALTO AD UNA FIGURA COSÌ IMPORTANTE? 

    Un settore che già da tempo ha iniziato a valorizzare i suoi creativi è sicuramente quello della profumeria alcolica; infatti dietro alcuni dei best seller internazionali, possiamo, anche se non è sempre facile, scoprire chi li ha creati.  


    Terre d’Hermès, il celebre profumo da uomo, creato oltre 15 anni fa, e sempre tra le referenze più gradite in Francia, è un esempio (o almeno quello che si avvicina di più) di come dovrebbe essere. 

    Non troviamo sulla boccetta della fragranza il nome del suo ideatore (peccato) ma senza troppa difficoltà possiamo scoprire che il “naso” che lo ha ideato si chiama: Jean-Claude Ellena   

    ISPIRARSI AL PROFUMO PER DARE UN’ANIMA AI COSMETICI 

    Iniziò la sua formazione, nell’ambito della profumeria, a 16 anni quando lavorava come apprendista nell’ambito dell’estrazione degli oli essenziali. A 21 anni si trasferisce a Ginevra, dove studia nella scuola di profumeria di Givaudan, per la quale diventerà Chief Perfumer nel 1983.

    La sua esperienza più significativa, prima di proseguire la sua attività in proprio, è sicuramente in Hermès, dove vi rimarrà per oltre 14 anni.  

    Gli aspetti più importanti della sua arte sono l’umanizzazione della materia prima, ricordata dalla celebre frase:  

    “La chimica è astrazione, il naturale è la realtà. Il gelsomino è il gelsomino, il sorriso è un’emozione. Tocca al profumiere trovare il miglior modo di mettere il sorriso nel gelsomino e questo avviene attraverso l’astrazione.“  

    Ma anche essere stato un precursore del “less in more” infatti per le sue creazioni usa “solo” 120 ingredienti.  

    Tra le creazioni delle quali va più fiero, a parte Terre che rimarrà sempre il suo fiore all’occhiello, il Naso mette la ricreazione dell’accordo del tè per Bulgari tramite un accordo innovativo fino a quel momento: lo Ionone (violetta), l’Hedione (gelsomino) e il bergamotto.  

    Sulla vita di Jean Claude Ellena, si sarebbero altre mille cose da raccontare: il laboratorio di profumeria nella campagna francese, i libri scritti ecc..  

    Quanto sarebbe interessante per il consumatore scoprire i mille Jean Calude Ellena ai quali si devono gli incredibili prodotti cosmetici che troviamo in commercio?  

    Quanto beneficio ne trarrebbero le vendite se il cliente finale, appassionatosi ad uno o più formulatori cosmetici, iniziasse a cercare tutte le sue creazioni? 

    JEAN-CLAUDE ELLENA 

    EDIZIONE SPONSORIZZATA DA:

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    FORMULATORE COSMETICO

    Tratto da: www.sandroballariano.com

    Chi è il formulatore cosmetico?


    ... Una specie di apprendista stregone come ben disegnato musicalmente da Dukas perso in antichi ricettari e alambicchi?  


    ... Un personaggio in camice bianco con l’occhio incollato al microscopio, circondato da beker e apparecchiature sofisticate?  


    ... Un visionario un po' naive che viaggia un po' svagato nella natura respirandola a pieni polmoni?

     
    ... Un artista e poeta?


      In effetti il formulatore è un po' tutto questo. 


      Perché quando andiamo sotto la doccia e svitando il tappo del flacone siamo proiettati in una attesa di benessere la differenza tra un prodotto di personal care andante e un po' sciatto e un prodotto di qualità si sente immediatamente e può condizionare positivamente o negativamente l’inizio della giornata o della serata. 

      E il prodotto di qualità richiede sempre (sembra banale dirlo ma in realtà non è così scontato), preparazione, professionalità, cultura, perseveranza e passione. 


      Questo articolo di Sandro Ballariano tratto dal suo blog - che ringraziamo per la gentile concessione alla pubblicazione - bene illustra la prospettiva che guida il formulatore in un lavoro, di più, in una vocazione che ha un impatto determinante nella nostra quotidianità.