Editoriale

GIACOMO SANTUS

Presidente
HCI | Svizzera

MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO 

di BEAUTY HORIZONS ITALIA

Bio...

MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO

di BEAUTY HORIZONS ITALIA

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Ho sempre osservato il mondo animale con grande stupore, ammirando come la particolarità del genere maschile sia basata su colori sgargianti e forme vistose. La coda di un pavone o i colori delle ali di alcune farfalle maschio mostrano come la natura abbia saputo scegliere la bellezza nell’evoluzione, non per mera estetica, ma per garantire la predominanza di caratteri genetici forti e resistenti.  

L’essere umano è riuscito ad ampliare gli schemi naturali, arricchendo la bellezza fisica con ausili ulteriori: l’educazione, la reputazione, la ricchezza e così via. Tuttavia, l’ostentazione delle proprie doti non è tipicamente maschile, ma appartiene a entrambi i generi, oggi più che mai a qualsiasi genere a cui si dica di appartenere. La cosmetica è stata un tassello fondamentale dell’espressione del bello umano, volta a garantire la possibilità di migliorare il proprio aspetto. Inoltre, la cosmetica si è evoluta anche per portare un reale miglioramento della condizione della cute, con un taglio curativo sempre maggiore.  

Sentirsi più belli e più sani, ci dà sicuramente una spinta di coraggio maggiore, migliorando il nostro modo di porci con la società che ci circonda. 


Se quindi la cosmetica è stata per anni la scienza di ogni genere, in primis sicuramente femminile, poi ampliatosi a quello maschile in maniera oggi sempre più importante, allora si può pensare che questa possa essere un canale comunicativo fondamentale per portare temi che appartengano ad ogni genere. 

Uno di questi è proprio la parità di genere. Un tema che nasce dalle grosse battaglie delle femministe per i diritti civili, politici e sociali già nel ‘700, ma che ancora presente lacune a livello globale. Secondo dati UNRIC (Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite), ad esempio, ancora oggi un terzo della popolazione mondiale non ha raggiunto la parità di genere a livello di istruzione primaria. Non serve inoltre leggere troppi giornali per renderci conto che la battaglia contro la violenza sulle donne in Italia, è quotidiana, con 20 donne uccise solo nei primi 3 mesi di quest’anno. 


Si potrebbe discutere a lungo di come la nostra società sia ancora lontana dal raggiungere l’uguaglianza di genere, sia dal punto di vista sociale che da quello politico o lavorativo. Ma concentrandosi sulla cosmetica, arte della bellezza che tocca ogni genere, possiamo sicuramente fissare qualche punto fermo su cui ragionare: i dati di Cosmetica Italia ci dicono che il 54% degli addetti dell’industria cosmetica sono donne, che ricoprono diversi ruoli, spesso manageriali. Sono numerose le scienziate cosmetologhe di nuova generazione, ma anche le addette ai dipartimenti di marketing e ricerca. La parità salariale, come la possibilità di carriera devono essere punti saldi di questa industria. Inoltre, è fondamentale lanciare all’esterno messaggi di uguaglianza, attraverso gli spot pubblicitari, i social media che mostrano le realtà aziendali e le scuole di formazione che garantiscono un futuro ai giovani e alle giovani nel mondo cosmetico. 


La cosmetica è bellezza, è un’industria enorme che dà lavoro e possibilità, è marketing che accomuna i generi e le generazioni. Agiamo perché la cosmetica non sia mai più un mezzo per coprire la violenza su una donna, ma possa diventare l’espressione di una società più giusta ed etica che garantisce un’uguaglianza totale tra donna e uomo. 


La cosmetica tra i generi e le generazioni