Il packaging che riduce
l'impatto ambientale del dentifricio

Ogni anno miliardi di tubetti di dentifricio vuoti finiscono in discarica o nei mari e uno degli obiettivi delle aziende di produzione dei prodotti di igiene orale è proprio quello di ridurne l'impatto ambientale.

Per rendere il packaging più sostenibile una strada percorribile è quella intrapresa dall'azienda cosmetica filippina Kintab che ha affrontato il tema riprogettando completamente il dentifricio e trasformandolo in compresse.

In questo modo le compresse di dentifricio possono essere contenute in barattoli di vetro come se fossero normali pillole evitando l'uso di tubi in plastica.

Le compresse funzionano allo stesso modo di qualsiasi dentifricio, basta schiacciarne una sullo spazzolino e lavarsi i denti. Sono disponibili in confezioni ricaricabili che eliminano l'ulteriore necessità di qualsiasi plastica monouso.

Al lancio, tuttavia, l'azienda ha dovuto affrontare un problema di comunicazione causato della forte associazione del dentifricio con la sua tradizionale confezione in tubo.

Come si fa ad intercettare i clienti che per la prima volta si imbattono nell'insolito design del prodotto sugli scaffali dei negozi?

L'idea è stata quella di creare un packaging secondario costituito da una custodia di carta riutilizzabile posizionata sulla bottiglietta di vetro capovolta, così da trasformare il suo aspetto in modo da assomigliare a un tubetto di dentifricio con cui i consumatori hanno familiarità.

Nasce così "The Dissolving Bottle" la custodia in carta che serve unicamente come comunicazione e che i clienti, una volta acquistato il prodotto, possono lasciare nei negozi rendendola nuovamente utilizzabile per altri potenziali acquirenti, portando ulteriormente avanti il concetto di sostenibilità ed eliminazione degli sprechi.