NUOVI TREND:
SKIN MINIMALISM, RIDUZIONE DEGLI SPRECHI
Una nuova forza guida i consumatori dei prodotti cosmetici:
si tratta della corrente di ricerca della cura della propria pelle
attraverso l’applicazione di routine semplici ma efficaci
SKINIMALISM
I seguaci di questa nuova tendenza sono alla ricerca del loro benessere cutaneo con l’utilizzo quotidiano di pochi prodotti, meglio se polifunzionali. La routine cosmetica, in pratica, va sfoltita dei numerosi prodotti attualmente usati, anche fino a più di 10 al giorno. Lo skin minimalism prevede infatti la riduzione a 3-5 prodotti da applicare al giorno, che mantengano comunque tutte le performances richieste.
COSA SIGNIFICA SEGUIRE LO SKIN MINIMALISM
I benefici dello Skin minimalism per il consumatore sono il tempo da dedicare alla beauty routine, che si riduce drasticamente. Gli utenti anche se comunque desiderano dedicare un tempo adeguato al proprio benessere, spesso sono di fretta e una routine minimal soddisfa meglio le loro esigenze. Certamente altro beneficio richiesto dal consumatore e’ il risparmio economico, che può essere associato, ma non necessariamente, a questa scelta cosmetica. Questo atteggiamento è anche collegato alla sostenibilità ambientale; l’utilizzo di pochi prodotti infatti genera una riduzione degli sprechi, ad una diminuzione dello smaltimento dei prodotti scaduti spesso senza essere stati del tutto utilizzati. Inoltre, skin minimalism significa anche avere a disposizione per il consumatore un numero ridotto di prodotti e quindi essere maggiormente guidato e più facilmente consapevole della scelta. Da ultimo, il beneficio principale di questa filosofia è a carico della pelle che viene sollevata dal contatto con centinaia di sostanze ogni giorno. La pelle attiverà quindi meno processi di detossificazione e ne trarrà sollievo e giovamento.
I BENEFICI DELLA ROUTINE COSMETICA MINIMAL PER IL CONSUMATORE
STEFANIA MOTTA1
ELIO MIGNINI2
1. Past President | 2. Direttore
Società Italiana Chimica e Scienze Cosmetologiche (SICC) | Italia
Bio...
Stefania Motta
Biologa e Cosmetologa, è stata Ricercatore presso L’Università degli Studi di Milano; attualmente è CEO di UNIONDERMA SB srl una società di produzione e commercializzazione di prodotti dermocosmetici per il controllo dei disturbi della pelle. E’ stata presidente rieletto della Società Italiana di Scienze e Tecnologie Cosmetiche che raccoglie circa 400 tecnici dell’industria cosmetica e 50 accademici di tutte le Università Italiane.
Elio Mignini
Laureato in Chimica presso l'Università degli Studi di Milano (Italia). Carriera pluriennale in un'azienda multinazionale di cosmetici e prodotti per la cura della persona, ricoprendo diversi ruoli manageriali: direttore europeo per lo sviluppo di prodotti cosmetici, packaging e processi e responsabile della qualità integrata europea.
Esperto in Total Quality Management, Certificazione ISO e gestione del sistema EFQM.
IFSCC Past President (1994/1995), Past President per diversi mandati ed Educational Officer SICC
Attualmente Direttore Generale SICC (Associazione Italiana di Chimica Cosmetica).
Docente di “Legislazione Cosmetica” presso l'Università degli Studi di Milano e di “Qualità Integrata” presso le Università di Ferrara, Pavia, Camerino, Siena e Chieti
Autore di diversi articoli e presentazioni sulla Cosmesi, in particolare nel campo della Valutazione Cosmetica (Sicurezza, Efficacia e Sensorialità) e Qualità.
Curatore Scientifico del Manuale del Cosmetologo, recentemente pubblicato come 3^ Edizione
Coordinatore Scientifico delle ultime 2 Conferenze Mondiali IFSCC svolte in Italia: Firenze 2005 e Milano 2019
Per la cura del viso, ad esempio, sarà sufficiente utilizzare un detergente, una crema idratante ed eventualmente un make-up leggero, traspirante e non occlusivo.
I PRODOTTI ESSENZIALI PER LO SKIN MINIMALISM: QUALCHE ESEMPIO PER IL VISO
Certamente lo skin minimalism rappresenta comunque una sfida per le aziende e per i cosmetologi: migliorare la sostenibilità mantenendo qualità e performances creando formule con pochi ingredienti di qualità scelte tra quelle già presenti a magazzino, presentare packaging semplici con grafiche a due colori invece delle quadricromiche decisamente meno amiche dell’ambiente rappresenta una sfida non facile da conseguire, ma certamente apprezzata da consumatori e organi istituzionali.
COSA SIGNIFICA SKIN MINIMALISM PER LE AZIENDE
La Ricerca e Sviluppo insieme al Marketing delle aziende si trovano davanti ad una ennesima tendenza del mercato, da soddisfare anche questa.
Il “less is more” è diventato “do more with less”, obiettivo comunque difficile da perseguire.
Infatti è difficile mettere d’accordo questo principio con lo sviluppo delle Materie Prime cosmetiche, o con le richieste del cliente che vuole l’attivo nuovo, esclusivo? o il packaging tutto colore per colpire l’attenzione del consumatore nella scelta sensoriale?
Ogni anno vengono registrate nuove sostanze che vanno a far parte dell’International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, attualmente sono più di 26000. Da parte della R&D dei laboratori vi è la corsa alla scoperta e validazione di nuove sostanze da applicare sulla pelle per una particolare efficacia; il Marketing dalla sua propone altresì nuove soluzioni di confezionamento anch’esse compatibili con la ricerca nel settore.
Certamente tutte le nuove soluzioni verso l’impiego di materie prime con impronta ecologica, di pack derivato da riciclo, di utilizzo di astucci in carta da fonti sostenibili, di processi di produzione (full life cycle) controllati per un basso impatto ambientale sono un criterio da perseguire in quello che si definisce Ecodesign del prodotto, che però per il cosmetico non potrà andare contro la tendenza del prossimo futuro verso la “Joyology”: quindi come una natura senza Colori, Profumi, Aromi, Suoni, Stimoli Tattili sarebbe morta, il Cosmetico senza EMOZIONI sarebbe semplicemente un Parafarmaco: da qui la difficoltà del cosmetologo a saper conciliare le esigenze dello “skin minimalism” con quelle della “Joyology cosmetica”
COME CONCILIARE SKIN MINIMALISM E INNOVAZIONE COSMETICA PER LE AZIENDE
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