E adesso make up!
Giuseppina Viscardi
R&I Cosmetic Consultant
Italia
Bio...
Giuseppina Viscardi è laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Milano.
Master in Scienza e Tecnologie Cosmetiche presso l’Università di Siena.
Cosmetologa ed esperta formulatrice di prodotti cosmetici per il make up, in particolare prodotti colati.
Ha lavorato presso i più importanti laboratori di ricerca italiani del make up: Intercos, Tecnocosmesi, Gamma Croma (ora Chromavis).
Da 15 anni consulente R&I.
Il make-up senza colore
Parlare di make-up non colorato sembra quasi un ossimoro, e in parte potrebbe davvero esserlo, ma nel mondo del trucco sono le contraddizioni a fare la differenza e ad attrarre di più.
Le ultime tendenze hanno messo in evidenza la nuova attitudine di un make-up sempre più naturale, “minimal”, caratterizzato da toni molto tenui e delicati, capace di colorare senza lasciare spessore sul viso. Quale potrebbe essere quindi il passo successivo, dove si orienterà l’ago della bussola della cosmesi, quale sarà il Nord a cui fare riferimento?
La risposta potrebbe arrivare da un breve post che ho trovato navigando in internet e che ha attirato subito la mia attenzione (anche perché postato da una rivista francese ben accreditata del settore) in cui veniva svelata la nuova tendenza: no-mascara make-up. Lasciare le ciglia non truccate e abbandonare uno dei pilastri del trucco, il prodotto che è stato sempre considerato imprescindibile per completare il make-up del viso, sembrerebbe essere una delle mode più seguite del momento non solo dalle influencer ma anche dei make-up artist. Naturalmente questa è solo una tendenza, non significa che il mascara verrà abbandonato definitivamente, ma è un segnale di come le consumatrici (o i consumatori) si stiano evolvendo in gruppi di acquisto ben distinti e diversificati.
Un valido compromesso per valorizzare le ciglia (ma anche le sopracciglia) senza aggiungere colore è l’utilizzo di gel trasparenti in grado di fissare, incurvare, dare forma. Apparentemente non si sta parlando di un prodotto altamente rivoluzionario perché è da anni sul mercato. Per conferire modernità e innovazione deve essere formulato senza l’utilizzo di filmogeni che ricadano nella categoria delle microplastiche ma con l’impiego di materie prime il più possibile sostenibili. Asciugandosi il prodotto non deve lasciare residui biancastri sulle ciglia o sopracciglia, ma al contrario formare un film omogeneo e perfettamente trasparente in grado di donare lucentezza e luminosità. In questo modo l’attenzione viene focalizzata su uno sguardo che appare più riposato e fresco. In più l’inserimento di attivi performanti permettono di prendersi cura delle ciglia rinforzandole e infoltendole.
Ugualmente le labbra possono seguire lo stesso modello: scegliere la trasparenza e la brillantezza in alternativa a rossetti dalla coprenza decisa e dalla lunga tenuta.
Anche in questo caso il riferimento a prodotti del passato è immediato. Gli anni ’90 sono stati contrassegnati dall’utilizzo massiccio di gloss trasparenti (spesso supportato dalla presenza della matita a contornare le labbra). Dopo più di trent’anni ecco tornare nuovamente la tendenza del gloss, che si è trasformato in un lip oil per donare più trattamento alle labbra. L’evoluzione formulativa è rappresentata dall’utilizzo di materie prime pH reagenti che, una volta applicato il prodotto, reagiscono con il pH della cute intensificandone il colorito. Esse vengono impiegate anche in gel trasparenti per le guance: basta applicarne un velo sulle gote per osservare in pochi secondi l’insorgenza del rossore che dà all’incarnato un aspetto “bonne mine”. Il punto interessante è che queste materie prime possono essere utilizzate in gloss o gel perfettamente trasparenti senza andarne ad inficiare l’aspetto in massa. Solamente una volta applicate sulle labbra o sul viso potranno svolgere la loro azione rendendo il vermiglione o la cute più colorati. Si tratta però di una colorazione in trasparenza e senza spessore, è una razione innocua che avviene sulla superficie dello strato corneo (o meglio, dell’epitelio di transizione se parliamo di labbra).
E infine il viso. Molte persone rinunciano al fondotinta e/o alla crema colorata, soprattutto d’estate, ma al contempo desiderano avere una pelle più omogenea e dall’aspetto visivamente più sano. Anche in questo caso si possono creare delle emulsioni non colorate a cui si possono aggiungere polveri non solo texturizzanti ma anche in grado di riflettere e rifrangere la luce in modo tale da dare più luminosità alla pelle rendendola all’apparenza più turgida e soda. La forma e la granulometria delle polveri possono fare davvero la differenza, ecco perché è importante selezionare quelle più indicate non solo per l’effetto finale ma anche per la loro compatibilità con la formula.
Il trucco minimale, essenziale, esalta al massimo la bellezza congenita senza nascondere imperfezioni e irregolarità. Più che i segni di invecchiamento si cerca di minimizzare i segni di stanchezza e di fatica e lasciare il viso il più neutro possibile aiuta molto a raggiungere questo obiettivo. L’utilizzo di prodotti trasparenti è un valido strumento che permette alla luce di creare i chiaro-scuri in maniera molto naturale consentendoci di esprimere al meglio tutta la nostra autenticità.