CORDYCEPS SINENSIS: ESPLORAZIONE DEL POTENZIALE ADATTOGENO PER PROMUOVERE LA LONGEVITÀ DELLA PELLE

Nel panorama cosmetico contemporaneo, la ricerca della longevità cutanea ha trovato nuovi alleati negli adattogeni, piante dalle notevoli proprietà benefiche. Questi ingredienti, utilizzati da secoli nella medicina tradizionale orientale (Figura 1), stanno rivoluzionando il settore beauty grazie alla loro capacità di migliorare la resistenza della pelle agli stress quotidiani. Questi estratti vegetali e fungini, come il Ginseng, Ashwagandha, Reishi, Shiitake e Cordyceps, sono rinomati per le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e rigeneranti e sono ora protagonisti di formule cosmetiche avanzate che mirano non solo a combattere i segni visibili dell'invecchiamento, ma anche a potenziare le difese naturali della pelle.

L'integrazione degli adattogeni nei prodotti cosmetici offre diversi vantaggi, tra cui una maggiore resilienza della pelle agli stress ambientali e un potenziamento delle capacità rigenerative. Gli adattogeni agiscono migliorando il metabolismo energetico delle cellule, stimolando la produzione di collagene e proteggendo la pelle dai danni ossidativi. Questo si traduce in una pelle più elastica, compatta e luminosa, capace di mantenere un aspetto giovane e sano più a lungo. Questa innovazione non si limita a migliorare l'aspetto esteriore, ma contribuisce anche a un benessere cutaneo profondo e duraturo.

La ricerca e lo sviluppo di prodotti cosmetici contenenti adattogeni stanno aprendo nuove frontiere nella scienza della bellezza. Gli adattogeni, infatti, offrono una valida alternativa agli ingredienti tradizionali, promuovendo una bellezza autentica e duratura, capace di affrontare le sfide del tempo, offrendo soluzioni innovative che rispondono alle esigenze di una pelle che desidera essere non solo bella, ma anche forte e sana.

In quest’ottica nasce la sperimentazione condotta dal nostro gruppo di ricerca (RD Cosmetics – Dipartimento di Farmacia, Università degli studi di Napoli Federico II) nell’individuazione di adattogeni naturali, da veicolare in prodotti cosmetici, come l’estratto ottenuto dal fungo Cordyceps sinensis, standardizzato in cordicepina e adenosina, promotore del benessere cutaneo.

LONGEVITÀ E ADATTOGENI NEI COSMETICI

Figura 1. Medicina tradizionale orientale

Cordyceps sinensis (Figura 2), rinomato per le sue virtù adattogene nella medicina tradizionale cinese, è stato oggetto di numerosi studi che hanno evidenziato la sua capacità di migliorare la funzione mitocondriale (1), ottimizzare il metabolismo energetico e aumentare l'utilizzo dell'ossigeno nelle cellule (2). Queste ricerche suggeriscono che il fungo potrebbe avere un ruolo significativo nel contrastare i segni dell'invecchiamento (3) grazie ai suoi composti bioattivi, come polisaccaridi, cordicepina e adenosina, responsabili delle sue proprietà benefiche.

L'estratto di Cordyceps sinensis (CsEx), inserito all’interno di una formulazione topica, è stato esaminato per il suo potenziale nella regolazione del metabolismo energetico delle cellule cutanee e nell'influenzare i meccanismi associati alla longevità della pelle. I saggi in vitro cellulari hanno dimostrato che CsEx potenzia l’espressione di markers di longevità come le sirtuine, aumentando la produzione di ATP e Pro-Collagene I e offre protezione dallo stress attraverso il ripristino del NAD (4, 5, 6). Questi effetti sono stati confermati durante un trial clinico cosmetico, in doppio cieco, condotto su soggetti sani trattati per 28 giorni con una formulazione topica contenente CsEx (0.5%w/w). Durante lo studio, si è utilizzato il Tewameter TM Hex (Figura 3), un dispositivo capace di misurare la perdita di calore total heat loss, parametro legato all'equilibrio energetico locale della pelle.

CASO STUDIO: CORDYCEPS SINENSIS

Figura 2. Cordyceps sinensis

Figura 3. Tewameter TM Hex

La produzione di ATP è il passaggio finale della respirazione cellulare, un processo complessivo che coinvolge più fasi, ciascuna delle quali contribuisce al rilascio di energia sotto forma di ATP. La respirazione cellulare è un processo esoergonico, che rilascia energia utilizzata dalla cellula per vari processi metabolici, e parte di questa energia viene rilasciata sotto forma di calore (7). Al termine dello studio, gli individui trattati con CsEx hanno mostrato un aumento significativo della total heat loss (52%, p<0.05 dopo 28 giorni), probabilmente dovuto al contenuto di cordicepina dell’estratto.

Infatti, la cordicepina può attivare l'AMP protein chinasi (AMPK), che regola il metabolismo energetico (8). La cordicepina entra nelle cellule tramite i trasportatori dell’adenosina e viene convertita dal metabolismo cellulare in mono-, di- e trifosfati, che ad alte concentrazioni possono andare a sostituire i nucleotidi adenilici cellulari, portando all’attivazione dell’AMPK, e quindi ad un aumento della biogenesi mitocondriale e a un miglioramento del metabolismo ossidativo, promuovendo la produzione di energia e imitando molti degli effetti del suo attivatore naturale, l'adenosina monofosfato.

Inoltre, CsEx ha migliorato la capacità dei fibroblasti dermici di sintetizzare nuovo collagene. È stata osservata una riduzione delle rughe cutanee (-28%, p<0.05 dopo 28 giorni, Figura 4 e 5) e un aumento della produzione di collagene (10%, p<0.05 dopo 28 giorni, Figura 6).

Figura 4. Immagini delle rughe frontali durante un trattamento di 28 giorni con CsEx rispetto al placebo ottenute con un Visia 7 (Canfield Scientific Inc).

Figura 5. Immagini delle rughe perioculari durante un trattamento di 28 giorni con CsEx rispetto al placebo ottenute con un Visia 7 (Canfield Scientific Inc).

Figura 6. Immagini ecografiche della pelle ottenute con una sonda a ultrasuoni HFUS da 20 MHz (DermaScan® C, Cortex Technology Aps).

Con il 1900 si assiste alla nascita delle prima case cosmetiche, tra cui Max Factor (1909), L’Orèal (1909), e Arden (1910). In questi anni il make-up torna di moda, ma a causa della sua pubblicità interamente concentrata sulla figura femminile, divenne una pratica di genere esclusivo, escludendo totalmente il mondo maschile dal suo possibile utilizzo. Le stigmatizzazioni da parte della società, infatti, portavano a considerare l’uomo che faceva uso di make-up omosessuale, e pertanto da discriminare (1,5).

Fortunatamente, l’arrivo della produzione cinematografica in America riporta la vanità maschile in primo piano: il trucco e la cura dei capelli per gli uomini, adottati per poter ottenere un’immagine migliore sullo schermo del cinema, hanno contribuito a far riaffermare il make-up nel mondo maschile (6).

Nel 1939 l’attore Clark Gable in “Via con il vento”, incoraggia gli uomini ad avere attenzione del loro aspetto e di esserne fieri, lanciando la tendenza del capello curato con la linea di lato. Il look curato di Clark Gable è stato forse il primo esempio di bellezza “metrosexual” (Figura 6).

NASCITA DEL MAKE-UP MODERNO

Il vero picco si ha negli anni ’70 – 80 in concomitanza con l’esplosione della musica rock e pop, il trucco maschile assume una nuova raffigurazione, associata alla ribellione e all’anti-conformismo. Icone principali di questi anni sono David Bowie e Boy George (Figura 7 e 8). E, fu proprio grazie a queste rockstar che la visione del trucco maschile inizia ad essere apprezzata. Anche gli stessi truccatori uomini come Scott Barnes lottarono affinché il trucco per gli uomini diventasse una pratica normale di routine (4).

Figura 7. David Bowie

Figura 8. Boy George

Nel XXI secolo, con il nuovo millennio, il trucco diventa per gli uomini un mezzo di libertà d’espressione, senza più stereotipi della mascolinità tossica. Motivo per cui molte aziende, di lusso e non hanno dato il via a un processo di inclusione nel mondo della cosmetica, creando linee gender fluid o dedicate completamente a “lui”.

Tra le icone più rappresentative di questo nuovo millennio ci sono Achille Lauro e i Maneskin che più volte hanno sfoggiato make-up ricercati e scenografici.

Ormai il make-up oltre a essere usato per migliorare l’aspetto del proprio viso o corpo, è considerato una vera e propria forma d’arte, e ancor di più un mezzo per potersi esprimere e dar sfogo alla propria personalità. Il make-up diventa un mezzo di comunicazione che gioca molto sulla percezione che diamo di noi agli altri, indipendentemente che siano donne o uomini a truccarsi.

Oltre che per motivi artistici di esibizionismo visti con le star della musica e del cinema, l’uso contemporaneo del trucco negli uomini è volto anche a nascondere imperfezioni, come macchie rughe e occhiaie. Insomma, il trucco diventa strumento per poter aumentare la propria autostima a prescindere dal genere (3).

IL MAKE-UP COME FORMA D’ARTE E MEZZO DI ESPRESSIONE

RITAMARIA DI LORENZO

SONIA LANERI        

Università degli Studi di Napoli Federico II | Italia


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Riferimenti bibliografici

In conclusione, l'attuale ricerca fa luce sulle promettenti proprietà di un estratto di Cordyceps sinensis (CsEx), offrendo prospettive interessanti per la promozione della longevità della pelle sfruttando fonti naturali di adattogeni, come i funghi. Gli adattogeni possono infatti offrire soluzioni efficaci per migliorare la longevità e la salute della pelle, contrastando i segni visibili dell'invecchiamento attraverso la valorizzazione della salute e del benessere cutaneo.

CONCLUSIONI