Negli ultimi decenni la plastica è diventata immensamente popolare, si stima che da 2 milioni di tonnellate prodotte negli anni Cinquanta siamo arrivati agli attuali 400 milioni di tonnellate con una proiezione che porta al raddoppio entro il 2040.


Il suo peso ridotto, la sua durata e le buone proprietà protettive la rendono perfetta per molte applicazioni ma nemica dell'ambiente per l'uso dei combustibili fossili, per il processo di produzione che richiede energia che contribuisce notevolmente alle emissioni di carbonio e quindi al cambiamento climatico, e per l'inquinamento dovuto all’estrema lentezza nella decomposizione oltre che al rilascio di sostanze chimiche su suoli e mari.


Fortunatamente è nato nel corso degli anni un filone di studi e applicazioni che cercano alternative ecologiche e a basso impatto ambientale. La nuova frontiera della ricerca di materiali naturali per confezionare alimenti passa per i biopolimeri progettati per sostituire la plastica monouso.


    Gli scarti agricoli
    si trasformano in packaging

    Interessante a riguardo il caso della startup tedesca Traceless Materials che usa unicamente materiali di scarto agricoli per produrre un granulato da cui si ricavano pellicole, materiali rigidi e rivestimenti naturali, resistenti, completamente compostabili e sicuri da usare sugli alimenti.


    I polimeri creati non hanno additivi chimici e questo assicura una maggiore velocità di decomposizione oltre che un rilascio nullo di componenti inquinanti per l'ambiente. A seconda delle condizioni e dello spessore del materiale, il compostaggio richiede da 2 ad un massimo di 9 settimane.


    L'impatto dovrebbe essere addirittura positivo considerando che le confezioni sono prodotte da elementi di scarto di aziende agricole in perfetto stile upcycling e decomponendosi rilasciano elementi nutritivi per il terreno.


    Le proprietà del biopolimero creato permettono a blocchi rigidi di composto di essere utilizzabile nelle stampanti 3D, potendo essere colorato, modellato e quindi fuso e stampato. Allo stesso modo, il film può essere colorato, stampato e termosaldato.