NUTRICOSMETICI

DAL MONDO MARINO:

IL COLLAGENE “BLU”

Negli ultimi decenni il settore cosmetico e quello degli integratori alimentari sono cresciuti a ritmo esorbitante, sia dal punto di vista dell’offerta commerciale, sia dal punto di vista della ricerca scientifica: gli studi su nuove molecole e su formulazioni innovative rispondono a una platea di consumatori sempre più esigente e consapevole nella richiesta di prodotti efficaci, sicuri e – grazie ad una nuova sensibilità per l’ambiente - ecosostenibili. 


Questa crescita esponenziale ha favorito non solo la ricerca scientifica, ma anche la comparsa di neologismi per identificare i nuovi prodotti immessi sul mercato – quali cosmeceutico o nutricosmetico – che, se dal punto di vista regolatorio non hanno ancora una definizione ufficiale, dal punto di vista del marketing e, di conseguenza, dell’utente finale, risultano ormai di uso comune e condiviso.  


Il termine nutricosmetico, in particolare, riflette più che mai la tendenza a ricercare e produrre formulazioni che non si limitino ad agire sulla superficie del corpo, ma che contribuiscano al benessere di pelle, capelli e unghie (i target del nutricosmetico) agendo anche dall’interno: ecco dunque affiancarsi ai cosmetici tradizionali per uso esterno, prodotti in grado di trattare pelle e capelli dall’interno, con azione nutriente, idratante, antiossidante - per citarne alcune. In altre parole, un cosmetico talmente “buono” che si può mangiare! 

Si tratta in definitiva di integratori alimentari a base di Vitamine (E, C, carotenoidi), minerali (Zinco, Selenio), collagene, acido ialuronico, amminoacidi, enzimi, derivati vegetali ad azione antiossidante e così via, tutti mirati a contrastare l’invecchiamento cutaneo e i danni causati da fattori interni o ambientali, nonché a sostenere idratazione e nutrimento di pelle e annessi cutanei. 



    INTRODUZIONE

    Quando si parla di prodotti di derivazione naturale e/o biologica si è soliti riferirsi a sostanze provenienti dal mondo vegetale terrestre: eppure anche il mondo marino, con l’incredibile biodiversità delle specie che lo popolano, si sta dimostrando un bacino estremamente ricco e altrettanto valido per lo studio di nuovi principi attivi, sia per il settore cosmetico che per quello farmaceutico. 


    Il mondo marino, offre poi ulteriori vantaggi:  

    • soddisfa la ricerca di novità, da sempre motore trainante dell’industria cosmetica: agli occhi del consumatore, spesso “nuovo” corrisponde a “più efficace” 

    • risponde in modo efficace alla crescente domanda di prodotti che siano non solo naturali e salutari, ma anche sostenibili per l’ambiente. Molte sostanze utili come nutricosmetici derivano, infatti, da scarti della produzione ittica – si pensi al collagene ottenuto dalle lische del pesce, che ne costituiscono una fonte molto ricca - col risultato di avere a disposizione un prodotto efficace a impatto zero. 

    NUTRICOSMETICI: NUOVE OPPORTUNITÀ DAL MONDO MARINO  

    SONJA BELLOMI

    Fondazione ITS Biotecnologie e Nuove Scienze della Vita Piemonte | Italia

    Bio...

    Il collagene è la principale proteina strutturale del tessuto connettivo animale: nei mammiferi (uomo compreso) esso rappresenta circa il 25% della massa proteica totale. Costituito prevalentemente da tre amminoacidi - Glicina, Prolina e Idrossiprolina – e sintetizzato in cellule specifiche (per es. nei fibroblasti delle cellule epiteliali, negli osteoblasti delle ossa), il collagene riveste un ruolo fondamentale nel mantenimento del tono e dell’elasticità di pelle, tendini, cartilagini, muscoli e vasi sanguigni; rappresenta inoltre un elemento strutturale di ossa e denti [1]. 


    Nella pelle il collagene, che ne rappresenta più del 70% del peso secco [4], agisce in sinergia con elastina e acido ialuronico per il mantenimento di idratazione, tono ed elasticità ottimali. Con l’avanzare dell’età, tuttavia, le fibre che compongono il collagene tendono ad assottigliarsi; contemporaneamente si riduce la produzione di elastina e acido ialuronico: il risultato è la perdita di tono ed elasticità della pelle e la comparsa di rughe. 


    Per tale ragione, non stupisce che il collagene – insieme ad acido ialuronico ed elastina – sia da tempo utilizzato nelle preparazioni cosmetiche ad uso topico, allo scopo di sostenere la tonicità cutanea e contrastare i segni dell’invecchiamento.  


    Non solo: anche l’assunzione orale di collagene - nella sua forma idrolizzata, ossia “spezzata” in frammenti più piccoli (peptidi) facilmente assorbibili – contribuisce a migliorare l’aspetto e la salute della pelle.  

    In esperimenti condotti su ratti, è stato verificato che questi frammenti peptidici, una volta raggiunto il derma attraverso la circolazione sanguigna, possono permanere fino a 14 giorni dopo l’ingestione, a disposizione dei fibroblasti per la sintesi di collagene [6,7,8]. 


    Per quanto riguarda i test clinici, citiamo a titolo esemplificativo un lavoro di revisione pubblicato sull’International Journal of Dermatology nel 2021 [9], in cui sono stati selezionati e analizzati 19 studi, randomizzati e condotti in doppio cieco versus placebo, per un totale di 1125 partecipanti coinvolti: i risultati ottenuti hanno confermato l’efficacia del collagene idrolizzato, rispetto al trattamento con placebo, nel migliorare idratazione ed elasticità della pelle e nel ridurre le rughe. 


    IL COLLAGENE: RUOLO FISIOLOGICO E INTEGRAZIONE ALIMENTARE  

    Le fonti principali di collagene sono rappresentate dagli animali di terra: collagene bovino e suino, in primis, ma anche aviario ed equino.  In alternativa esiste anche la possibilità di utilizzare il collagene di sintesi. 


    Anche il mondo marino, come già anticipato, può rappresentare un’ottima fonte di collagene per l’industria cosmetica e alimentare: pesci, stelle marine, meduse, spugne, ricci di mare, ma anche polpo, calamaro, seppia, anemone e gambero ne costituiscono ottime fonti. 


    L’approvvigionamento di collagene dai pesci piuttosto che dagli animali di terra presenta numerosi vantaggi: 

    • il collagene dei pesci è prevalentemente a basso peso molecolare, dunque più facilmente assorbibile 

    • il pesce presenta un contenuto di contaminanti e tossine generalmente inferiore rispetto agli animali di terra  

    • non ci sono rischi di infezione da zoonosi quali BSE e TSE (Encefalopatie Spongiformi Bovine) o FMD (displasia fibromuscolare) 

    • il collagene marino è meno immunogenico rispetto al collagene degli animali di terra 

    • non ci sono implicazioni etiche o religiose sugli animali marini, come invece accade in numerose culture riguardo alcuni animali di terra 

    • il collagene marino è di facile approvvigionamento e standardizzazione grazie all’acquacoltura [1,2

    IL COLLAGENE MARINO 

    Sono sempre più numerosi gli studi sull’efficacia dell’utilizzo di collagene marino come nutricosmetico, ossia come integratore alimentare da assumere per ottenere benefici a livello cutaneo. 

    Ne verranno qui di seguito riportati alcuni, a titolo esemplificativo. 


    In uno studio canadese, pubblicato nel 2020 sul Journal of Cosmetic Dermatology [3], sono state selezionate 50 donne di età compresa tra 45 e 60 anni, con segni evidenti di invecchiamento cutaneo. L’obiettivo dello studio era valutare l’effetto della somministrazione di collagene idrolizzato su rughe ed elasticità della pelle. Le partecipanti sono state divise in modo casuale in due gruppi, uno trattato con 10g giornalieri di collagene marino idrolizzato, derivante dal Pangasius hypophthalmus (il comune Pangasio), un pesce tropicale di acqua dolce, l’altro con placebo.  

    L’esperimento è stato condotto in triplo cieco: né le partecipanti, né chi forniva il preparato, né chi analizzava i risultati era al corrente del tipo di trattamento assegnato. 

    Al termine delle 12 settimane di test, il gruppo trattato con collagene marino ha mostrato una riduzione significativa pari al 35%, delle rughe del viso, rispetto al gruppo placebo; le partecipanti hanno riferito anche una percezione di aumentata elasticità e idratazione della pelle.  


    Uno studio precedente, pubblicato nel 2018 su Nutrients [4], era giunto pressochè alle medesime conclusioni. Lo studio è stato condotto in doppio cieco su 64 donne, divise in due gruppi: ad uno è stato somministrato del collagene a basso peso molecolare, proveniente da Pangasius hypophthalmus, all’altro un placebo, per 12 settimane consecutive. Al termine del periodo di test, è stato evidenziato un aumento dell’idratazione cutanea e un miglioramento delle rughe significativamente maggiore nel gruppo trattato rispetto al gruppo placebo. 

    Questo studio ha fornito anche indicazioni interessanti in merito alla sicurezza del trattamento: in alcun caso si sono verificate reazioni avverse legate all’assunzione del collagene marino. 


    Molti integratori di collagene presenti in commercio sono arricchiti con vitamine (la C, per esempio, essenziale per la sintesi endogena del collagene), acido ialuronico, elastina, amminoacidi ad azione sinergica, in modo da potenziare l’azione del collagene stesso.  


    Uno studio congiunto tra ricercatori inglesi e italiani, pubblicato su Nutrition research [5], ha valutato l’effetto della somministrazione di collagene marino idrolizzato, insieme a vitamine (C, D, E e gruppo B), minerali (rame e zinco) e altri ingredienti attivi (condroitina, N-acetilglucosammina). Sono stati reclutati 122 partecipanti, divisi a metà, in modo casuale, tra gruppo placebo e gruppo trattato con l’integratore. Dopo 90 giorni di assunzione giornaliera, il secondo gruppo ha mostrato un aumento significativo dell’elasticità cutanea rispetto al gruppo placebo, confermato anche dall’autopercezione degli stessi partecipanti. L’impatto positivo non si è manifestato solo a livello cutaneo ma anche articolare: il trattamento ha portato a una riduzione del dolore articolare del 43% e a un aumento della mobilità articolare del 39%. 


    GLI STUDI CLINICI SUL COLLAGENE MARINO 

    La nutricosmetica può rappresentare un valido approccio per prendersi cura del corpo a 360°, nutrendo e mantenendo in salute la pelle anche dall’interno. 

    Il mondo marino rappresenta un bacino potenzialmente illimitato di sostanze attive: tra esse, il collagene occupa un ruolo di indubbio rilievo, per i numerosi vantaggi che presenta.  


    L’invecchiamento cutaneo è un evento fisiologico, ma vi sono numerosi fattori che possono influire su di esso, accelerandolo: inquinamento, cattive abitudini di vita, sedentarietà, fumo, squilibri alimentari, esposizione scorretta ai raggi solari possono peggiorare i normali segni del tempo e portare disidratazione, rugosità e perdita del tono cutaneo.  

    Ben venga dunque l’integrazione alimentare, soprattutto in situazioni di carenza o aumentato fabbisogno di vitamine, minerali e sostanze antiossidanti, ma non si dimentichi che anche la salute di pelle e capelli – così come quella di tutto il corpo – passa inderogabilmente attraverso un corretto stile di vita, caratterizzato da un’alimentazione bilanciata, un’adeguata attività fisica e il giusto riposo. 



    CONCLUSIONI 

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