Vibrazioni estive

Ogni anno con l’arrivo della bella stagione, del primo sole veramente caldo, delle temperature che si impennano (talvolta in maniera sregolata e anomala), il dilemma si ripropone costantemente: quale make-up è più idoneo in questo periodo?

La risposta sembra facile e immediata: per non correre rischi è meglio utilizzare prodotti long lasting e/o no transfer in modo tale da non incorrere in sgradite sbavature di colore e poco estetiche macchie dovute ad accumuli di pigmenti. In effetti tutte queste motivazioni sono corrette, ma un attento cosmetologo non dovrebbe solamente valutare le caratteristiche dei prodotti da applicare, ma considerare e conoscere più approfonditamente la base su cui questi vengono applicati. In poche parole, conoscere la fisiologia della cute e i suoi cambiamenti in base alle variazioni stagionali.


In estate le elevate temperature determinano un aumento della sudorazione che, se non correttamente ribilanciata, corrisponde spesso a un aumento della disidratazione cutanea. Inoltre, l’esposizione prolungata all’aria condizionata (in ufficio, in casa, in macchina) accentua ulteriormente la perdita di acqua dagli strati più superficiali dell’epidermide lasciando la pelle visibilmente impoverita.

In aggiunta, l’eccessiva sudorazione in viso potrebbe portare a una recrudescenza delle imperfezioni cutanee causata dall’aumento della produzione del sebo e dalla conseguente ostruzione dei pori cutanei.


Alla luce di ciò il miglior make-up appare essere quello “au naturel”, spensierato e “rilassato” come quello per cui era famosa Jane Birkin. Icona di bellezza e di moda, libera nell’anima e nello stile, sfoggiava con elegante naturalezza un trucco minimal, mai eccessivo o esagerato, ma sapientemente studiato per dare valore ai punti focali del viso.


Ancora di più in estate vale la regola “less is more”, cioè alleggerire, ridurre, semplificare. Innanzitutto, la base. In sostituzione del fondotinta una crema colorata fluida e dalla coprenza trasparente (per le pelli più secche), o una polvere impalpabile (preferibilmente talc free) capace di scaldare in maniera naturale l’incarnato fondendosi perfettamente con la pelle (per quelle miste). In entrambi i casi la presenza di polveri ad effetto “soft focus” o “blurring” aiutano a minimizzare i pori dilatati, le rughe di espressione e a conferire un aspetto più levigato al viso e ad aumentarne la luminosità. L’inserimento, in aggiunta, di principi attivi specifici ad azione antiossidante, lenitiva, restitutiva, idratante, aiutano la pelle a difendersi dal clima caldo.

Per il trucco degli occhi il mascara è fondamentale. Ricco, cremoso, con un applicatore che depositi la corretta quantità per donare volume alle ciglia e profondità allo sguardo. L’utilizzo di cere plastiche con alto punto di fusione abbinate a polveri sferiche sono due componenti essenziali per ottenere un risultato estremo e magnetico. Inoltre, la possibilità di poter sovrapporre più strati di prodotto, diminuendo lievemente il tempo di asciugatura per evitare la formazione di grumi, permette di raggiungere un risultato quasi da ciglia finte.


Le labbra hanno invece necessità di prodotti in grado di evitare la formazione di screpolature, che andrebbero ad evidenziare le naturali increspature del vermiglione, di ammorbidirle e truccarle in trasparenza. Ideali sono quindi lipstick con una percentuale bassa di pigmenti e dalla texture morbida e fondente, che agiscono quasi come un balsamo, o gloss liquidi che aumentano ulteriormente l’effetto specchiato. L’importante è formare un film leggero e non appiccicoso in grado di ridurre la TEWL (Transepidermal Water Loss). Una lieve pigmentazione aiuta a enfatizzare il naturale colore delle labbra senza però appesantirle e garantendo al contrario un effetto fresco e brioso. Attivi derivati dalle cosiddette “piante della resurrezione” fissano l’acqua negli strati più superficiali della mucosa mentre burri di frutti della foresta tropicale in abbinamento a peptidi hanno azione addolcente dando sollievo alle labbra e rendendole più polpose.


E dai social arriva il nuovo suggerimento del trucco per l’estate: “Latte Make-up” tutto giocato sui toni caldi del caramello, vaniglia e nocciola per ricreare un delicato effetto abbronzatura. Se invece si desidera un effetto più deciso si può optare per “Espresso Make-Up” che si ispira alle tonalità del caffè, più fredde e intense.

Go to article: In copertinaGo to article: SommarioGo to article: EditorialeGo to article: Microbioma cutaneo e formulazioni cosmeticheGo to article: ROELMI HPCGo to article: Influenza di sesso ed età sul microbioma cutaneoGo to article: La vita microbica sulla cute e la sua importanza per la salute umana Go to article: In salute e in malattia: storia di un matrimonio non sempre perfetto tra microbiGo to article: FaravelliGo to article: Il microbiota come fil rouge della cosmetica del futuro Go to article: Un nuovo approccio della cosmetica al microbiota della pelle Go to article: Zschimmer & SchwarzGo to article: RUBRICA: Legge e dintorniGo to article: RUBRICA: Cosmetic regulationGo to article: La cosmesi che mantiene in salute il microbiota cutaneoGo to article: Disbiosi del microbiota cutaneo e come combatterlaGo to article: Il microbiota cutaneo: la pelle è connessa con l'ambienteGo to article: Cutibacterium acnes: un cambiamento di paradigma per la salute della pelle...Go to article: RUBRICA: SOS - Storie di Ordinaria SostenibilitàGo to article: Report: Skin Summer SchoolGo to article: RUBRICA: Packaging 4.0Go to article: Coffee breakGo to article: AmitaHC - Faba TONIQ® - Scheda ingredienteGo to article: Seppic - SEPIBLISSTM FEEL - Scheda ingredienteGo to article: RUBRICA: E adesso make up!Go to article: RUBRICA: Il menù della bellezzaGo to article: News dalla scienzaGo to article: News dalle associazioniGo to article: News dalle aziendeGo to article: Making CosmeticsGo to article: Il nostro Comitato ScientificoGo to article: Il nostro team